Ottanta turisti americani in città per il Festival della Comunità evangelica. La soddisfazione della civica Melito Adesso: “Evento a costo zero per il Comune e con ricaduta positiva per l’economia locale”
MELITO – Non si registrava probabilmente dal secondo dopoguerra una così massiccia presenza di statunitensi a Melito. Circa ottanta, infatti, i turisti americani che soggiorneranno per le prossime settimane in città per partecipare al Festival che annualmente organizza l’Ente Cristiano Evangelico Battista. Da sabato 3 settembre e per nove giorni consecutivi, presso il cortile della scuola “Giovanni Falcone” di corso Europa – allestito per l’occasione con palcoscenico, stand, gazebo e giostre gonfiabili – si svolgerà un calendario fittissimo di appuntamenti. Dai concerti musicali di gruppi sia italiani che stranieri alle esibizioni di pantomima, dal karaoke all’animazione per bambini, passando per i laboratori artigianali, le lezioni drammatizzate di lingua inglese e le dimostrazioni pratiche di pasticceria americana. Un evento religioso, ma non solo, che si è svolto per anni, sempre con grande successo, nei paesi limitrofi e che per la prima volta fa tappa a Melito per ringraziare la comunità locale dell’ospitalità ricevuta. Da alcuni mesi, infatti, in un ex opificio industriale dismesso di via Campania – grazie ad una delibera di consiglio comunale del 18 aprile 2015 che ha approvato il cambio di destinazione d’uso dell’immobile, per motivi di interesse pubblico, a luogo di culto – è stata autorizzata la nascita di una delle più grandi Chiese evangeliche della regione. Un piccolo grande sogno che la comunità evangelica Battista ha coltivato per anni e al quale ha voluto rispondere portando proprio a Melito il suo evento più importante. “Il Festival Melito 2016 si terrà nella nostra città senza alcun esborso per le casse del Comune ma, al contrario, con un’inevitabile ricaduta positiva per l’economia locale” – affermano con soddisfazione gli esponenti della civica Melito Adesso, promotori e sostenitori in Consiglio comunale della delibera che ha consentito la nascita di questa nuova Chiesa. Un motivo di vanto e orgoglio per il gruppo politico indipendente che, ormai da alcuni mesi, ha sancito la sua uscita dalla maggioranza Carpentieri e che si trasforma in pretesto per replicare ai recenti scambi di accuse con il partito democratico e, in particolare, con il presidente del Consiglio Pietro D’Angelo. “I nostri delatori, non avendo argomenti, spesso ci accusano di aver bussato alla porta dell’assessore all’Urbanistica lasciando intendere, maliziosamente e scorrettamente, chissà quali interessi – ha affermato il capogruppo di Melito Adesso, nonchè esponente locale dei Verdi Lello Caiazza –. Noi, a differenza di altri, non abbiamo bisogno di alcun ‘condono’ comportamentale. Siamo fieri di ribadire di aver effettivamente compulsato con insistenza l’assessorato competente per consentire la nascita di questo nuovo luogo di culto e aggregazione sul nostro territorio e lo faremmo altre mille volte”.