La Venere degli Stracci come la fenice:”Che dalle tue ceneri possa rinascere una città migliore”
“La società stracciona ha preso il sopravvento”, queste le parole di Michelangelo Pistoletto in seguito all’incendio che ha completamente distrutto la Venere degli Stracci, esposta da soli 15 giorni in Piazza Municipio.
L’arte, in quanto cultura, dovrebbe combattere l’ignoranza ma, purtroppo, all’alba di ieri, ha vinto l’ignoranza.
Un vero e proprio atto vandalico, niente autocombustione, quello che ha mandato in cenere l’opera di Pistoletto: inizialmente si pensava che fossero stati dei ragazzini ad appiccare l’incendio ma questa mattina, dopo un’indagine più approfondita, è finito in manette un senzatetto di 32 anni.
Nel corso di questi due giorni, sono state tantissime le ipotesi che si sono rincorse e, addirittura, la Fondazione Pistoletto parla di una gara che, sui social, avrebbe invitato proprio a bruciare la Venere.
Il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha già deciso che la città reagirà e la Venere sarà ricostruita. Sarà, infatti, lanciata una raccolta fondi affinché la Venere possa essere ricostruita, e in minor tempo possibile.
“Anche durante la sua distruzione – afferma il maestro Pistoletto – la Venere di Pistoletto ha unito la bellezza e il degrado. Due elementi che si incontrano per rigenerare la società, per rappresentare la rigenerazione di questi stracci, di questi detriti che stiamo creando. La società stracciona purtroppo ha preso il sopravvento: è come un’autocombustione del lato peggiore dell’umanità”.
D’altro canto, molti napoletani hanno chiesto che non venga fatta di tutta l’erba un fascio perché se da un lato c’è una società stracciona, dall’altro vi sono napoletani che tengono alla cultura e alla propria città: sul posto, infatti, sono stati deposti alcuni bigliettini tra cui uno con la frase “Che dalle tue ceneri possa rinascere una città migliore”
Michelangelo Pistoletto ammette che la prima reazione, quando ha saputo che la sua Venere degli Stracci, a Napoli, era stata distrutta da un incendio “è stata di un forte controllo dell’emozione, perché la ragione deve vincere, sempre”. “Ma dall’altra parte l’emozione e la ragione esistono sempre e sono una dualità che deve trovare un accordo, un bilanciamento, un’armonia”, aggiunge. Poi, ammette:“Questa società stracciona purtroppo ha preso il sopravvento, è come un’autocombustione del lato peggiore dell’umanità”.
Laura Barbato
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.