DALLE TANTE MERAVIGLIE DI NAPOLI, AI MUSEI, ALLA “REGGIA DI CASERTA”, A POMPEI, ERCOLANO, FINO ALLE GEMME NATURALISTICHE DELLA COSTIERA, SI ANNUNCIA UN ANNO TURISTICO DA RECORD. NONOSTANTE IL TERREMOTO AD ISCHIA.

Dopo gli otto mesi iniziali, ovvero arrivati  al fatidico 31 del mese di Agosto di ciascun anno, gli enti pubblici e privati, le associazioni rappresentative di settore, così come ciascuno degli operatori commerciali, tirano le somme parziali di quanto turisticamente già avvenuto, fanno ulteriori previsioni per anticipare al meglio la chiusura statistico economica a consuntivo annuale.

Sopratutto, per i visitatori esteri, le ulteriori aspettative sono riferite ai mesi di settembre dove, ad esempio, il 19 avviene la meravigliosa festa napoletana di San Gennaro ed ottobre che possono godere spesso ancora di un magnifico clima tiepido.

Infine, anche novembre con i suoi colori autunnali ed un clima non ancora così freddo attira sopratutto i visitatori nostrani verso le bellezze regionali.

Poi si arriva a fine anno, a Dicembre, che, nell’attesa dell’anno nuovo con tutte le nuove aspettative connesse, costituisce mese commercialmente molto valido anche per il turismo interno più che estero. Dominano le tredicesime.

Tanto più che secondo gli analisti di settore più accreditati, ma il fenomeno è ormai sotto gli occhi di tutti gli osservatori comuni, negli ultimi anni, il turismo in Italia e verso di noi appare, con brutto neologismo,  essersi “destagionalizzato”. Aperto, nella prevalente offerta, rispetto ad ogni periodo dell’anno e non più limitato solo alla “bella stagione”.

Ovvero, per i visitatori, anche della nostra Campania, non più legato a periodi prettamente estivi che peraltro sono dovuti, da sempre, oltre ai fattori climatici a tradizionali abitudini di natura prevalentemente interna coincidenti con le vacanze estive, invernali e pasquali,  ma, piuttosto, da tempo esteso all’intero arco temporale dell’anno.

Inoltre, da almeno un biennio, pesano in campo turistico commerciale, a nostro favore due concomitanti situazioni: la prima, negativa per gli altri ed in specie i paesi del vicino Oriente e del bacino del Mediterraneo, Egitto, Tunisia e Turchia in particolare, riflette lo scenario internazionale ormai connotato sia in Europa che altrove dalla sempre più elevata possibilità che vengano effettuati gravi attentati terroristici.

L’altra, configurata dagli indubbi miglioramenti delle offerte disponibili nel nostro settore turistico che comprende tesori artistici, culturali e paesistici di inestimabile valore.

Beni unici al mondo. Tuttavia, possiamo e dobbiamo ancora migliorare molto le nostre offerte.

 Giorgio M. Palumbo

Commenti

commenti