NAPOLI – Il podismo approda nel rione Sanità, uno dei quartieri del “cuore” di Napoli. Nasce il 17 giugno la 1^ edizione della Maratonina dell’Arte. 10 km. sulle strade della 3^ Municipalità, i quartieri Stella-S. Carlo all’Arena. Promossa dalla Rete San Gennaro e patrocinata dalla Fondazione dedicata al Santo Patrono di Napoli, dal Comune e dal parlamentino dei due popolosi quartieri, con la organizzazione tecnica del Centro Sportivo Italiano di Napoli.
Trenta siti monumentali e storici attraversati dagli atleti, che partono ed arrivano alla Sanità, davanti alla Basilica di S. Maria, guidata da don Antonio Loffredo, nei pressi del chiostro e delle catacombe di S. Gaudioso, dove è ancora vivo il ricordo del grande Totò. Il percorso è suggestivo, attraverso il borgo dei Vergini, via Foria, Capodimonte verso Porta Grande ed il Volto Santo. Gli atleti scendono poi veloci lungo i Ponti Rossi, avvicinandosi a piazza Carlo III, fino ad arrivare al punto di partenza.
Nell’itinerario dell’Arte si ammirano, tra gli altri, Palazzo Sanfelice, l’Acquedotto Augusteo del Serino, la Chiesa di S. Maria ai Vergini e poi Palazzo Spagnuolo, la Chiesa della Misericordiella, fino a S. Aspreno ai Crociferi e Porta San Gennaro. L’intero quartiere Sanità con i commercianti storici è vicino all’iniziativa.
Davvero interessante il montepremi che assegna buoni spesa per un valore di 500-400-300-200-100 euro alle prime 5 società con venti atleti al traguardo. Premi per i primi cento uomini e per tutte le donne. Al podio maschile e femminile andranno altrettanti buoni spesa per un valore di 200-100-50 euro e poi saranno premiati i primi tre delle categorie maschili.
Oltre trecento gli iscritti, con la forte pattuglia africana maschile composta da Lamachi, Aich, Boufars, El Jebli e dalla gazzella in rosa Asmae Ghizlane.
Le premiazioni avverranno sul palco in piazza Sanità, l’emiciclo teatro della Festa del Monacone, come venne chiamato S. Vincenzo Ferreri, patrono del rione, che resuscitava i morti e fermò l’epidemia di colera a Napoli nel 1836.
C.S.