L’opposizione consiliare ha presentato un esposto all’Anac (autorità nazionale Anticorruzione) presieduta dal dott. Raffaele Cantone, per denunciare l’aumento degli stalli a pagamento destinati alla sosta a pagamento. Appena è stato istituito il servizio di sosta a pagamento, dopo che la gara è stata aggiudicata alla società T.M.P. Srl, erano presenti sul territorio comunale 777 stalli a pagamento come previsto dal capitolato speciale di gara. Con delibera di consiglio comunale n. 3 del 01/02/18, su proposta dell’amministrazione Amente, è stato previsto l’aumento delle strisce blu lungo la via Roma, in particolare sul lato sinistro a partire da piazza Berlinguer sino a via Casamartino.

Con successiva ordinanza n. 98 del 24/07/18, senza la preventiva delibera di giunta e senza allegare un piano economico finanziario, il Sindaco Amente ha istituito nuovi stalli a pagamento su altre 12 zone della città. L’opposizione immediatamente ha presentato un’interrogazione consiliare mettendo in luce quella che è una presunta irregolarità amministrativa, ovvero la mancanza della delibera della giunta, competente a decidere in materia in virtù dell’art 7 del codice della strada, nonché la violazione dell’art 175 del Codice dei contatti pubblici che prevede la possibilità di poter modificare le condizioni di una concessione di un pubblico servizio ma entro determinati limiti, tra cui il 10% del valore della concessione.

Sostiene l’opposizione che tale limite del 10% sia stato abbondantemente superato in quanto rispetto agli originari 777 stalli previsti in capitolo speciale d’appalto sottoposto a gara, sono stati creati circa 200 stalli in più, quindi un aumento degli stessi di circa il 25%. Un atto reputato gravissimo, che lede i diritti e gli interessi dei cittadini, e rispetto ai quali le forse di opposizione hanno deciso di interpellare l’autorità nazionale Anticorruzione. Se dovesse essere confermata l’illegittimità delle nuove strisce blu, le contravvenzioni elevate in caso di mancato pagamento della sosta potrebbe generare una serie di ricorsi giudiziari da parte degli automobilisti rispetto ai quali l’ente comunale potrebbe risultare soccombente per illegittimità dell’atto amministrativo istitutivo dell’implementazione del servizio, con danno erariale per il comune.

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