Arrivato l’annuncio da parte del comune di Napoli dopo la nota Asl, vietato mangiare spinaci freschi
I mercati di Napoli, Volla, Aversa e Forio d’Ischia nell’occhio del ciclone dal primo pomeriggio di oggi quando è iniziata a circolare una insistente voce di avvelenamento ed intossicazione di diverse persone dopo aver mangiato degli spinaci freschi.
Gli spinaci, in questa storia, però, non c’entrano nulla ovvero continuano ad essere verdure molto buone, ricche di vitamine e predilette nelle alimentazioni delicate per bambini, anziani e uomini e donne in regimi di dieta.
Il problema, oggi, però, sarebbe da attribuire ad una pianta dall’aspetto molto simile a quella degli spinaci ma velenosissima.
Il suo nome è Mandragora ed è una pianta pericolosa e velenosa. Entrare in contatto con le foglie, ingerendole, potrebbe provocare problemi di vista, allucinazioni varie per poi portare al coma.
Un tempo veniva chiamata volgarmente “erba delle streghe” ed era raccolta ed utilizzata a scopo officinale come narcolettico, sedativo e a scopo afrodisiaco.
Poiché si tratta di un’erba che cresce spontaneamente, spesso, può capitare che possa confondersi tra le altre erbe raccolte e, in misura ridotta, provocherebbe una lieve sintomatologia.
Diverso, invece, il caso che si starebbe verificando oggi a Napoli e provincia. L’allarme prende piede direttamente dai Pronto Soccorso dei principali ospedali napoletani che starebbero registrando un alto e sempre più crescente numero di richieste di soccorso da parte di persone con effetti di intossicazione alimentare.
Finora ci sarebbero diverse persone finite all’ospedale appartenenti a gruppi familiari diversi. I principali sintomi sono bocca secca, costipazione, arrossamento della cute, febbre, sonnolenza ma anche vertigini, confusione, convulsioni, tachicardia, fino alle allucinazioni. Nei casi più gravi si arriva al coma.
Al momento, tra i casi gravi, vi sarebbe quello di un uomo ricoverato in terapia intensiva.
Il consiglio che proviene dai medici è proprio quello di essere quanto più veloci a recarsi presso il Pronto soccorso in caso di sintomi proprio perché la tempestività sarebbe una condizione necessaria ed indispensabile per poter trattare l’intossicazione con delle semplici lavande gastriche.
Al momento i carabinieri starebbero cercando di rintracciare e ricostruire la filiera e i vari lotti di produzione che, in prima battuta, sembrerebbe vedere coinvolti diversi mercati ortofrutticoli sparsi quà e là sul territorio campano.
Sarebbero in corso analisi e campionamenti presso diversi centri mercatali finiti nella rete degli inquirenti: Forio d’Ischia, Aversa, Volla, San Valentino Torio, nel Salernitano e Avezzano, in provincia de L’Aquila, ma anche Bacoli, Monte di Procida, Monteruscello, Quarto e Pozzuoli.
I sindaci di molti paesi dell’hinterland partenopeo, in collaborazione con i rapporti con le Asl locali, starebbero attraverso le pagine Facebook e sui rispettivi siti, emanando avvertimenti ed inviti ad evitare categoricamente il consumo di spinaci freschi anche se acquistati da qualche giorno e di recarsi immediatamente in ospedale o allertare il 118 in caso di sintomatologia anche lieve.
Foto dal web
Marianna Di Donna