Gli Hangarvain, che in pochi anni dalla loro formazione hanno ottenuto un ottimo seguito e più di qualche considerevole riconoscimento, si sono esibiti Domenica 3 Aprile al Palapartenope di Fuorigrotta come band di chiusura del Disco Days. Proprio in occasione della fiera c’è stata l’opportunità di rivolgere loro qualche domanda.
Gli Hangarvain, Rockband partenopea formatasi nel 2011 e attiva dal 2013, nascono dall’amicizia tra Alessandro Liccardo e Sergio Toledo Mosca, rispettivamente chitarra e voce del gruppo. Dopo alcuni cambi di line up, la formazione attuale vede Francesco Sacco al basso e Mirkko De Maio alla batteria. Gli Hangarvain hanno all’attivo un EP e due album, Best Ride Horse, uscito nel 2014, e Freaks, prodotto pubblicato di recente, l’8 Marzo 2016, con l’etichetta Volcano Records. I giovani musicisti napoletani possono vantare, dal 2013 ad oggi, diverse soddisfazioni, dal secondo posto della Italian Rock Chart di ReverbNation con il singolo Free Bird a tour con artisti del calibro di Pino Scotto, Fabio Lione, Diaframma e così via.
Come è stato inserirsi nella scena partenopea con un Rock di palese matrice internazionale?
“Siamo partiti nel lontano 2007 con altri nomi fino alla nascita del progetto “Hangarvain” nel 2013 e nel corso degli anni abbiamo avuto la fortuna di non essere circoscritti soltanto al territorio partenopeo, ma di suonare in Italia, praticamente ovunque, ed anche all’estero, in Inghilterra, Austria e Spagna. Il rapporto con Napoli comunque è fondamentale per noi, il nostro è un Rock di pancia che viene dal Sud. Anche se componiamo in inglese, cerchiamo di mettere tutto il nostro orgoglio e senso di appartenenza nella nostra musica: a Napoli abbiamo anche dedicato una canzone, Hometown, che è l’intro dei nostri concerti più importanti”.
Quali i vostri progetti futuri?
“Saremo in tour nel mese di Maggio, dal 16 al 22,in Italia e in Austria con i L.A. Guns. Questi non saranno gli unici giorni di tournée, ma ci tenevamo a menzionare questa nostra prossima esperienza perché siamo davvero felici di suonare al fianco di band come quella di cui sopra. A Luglio ci sarà probabilmente un’altra importante sorpresa, ma per il momento preferiamo non svelare ancora nulla”.
Una vostra soddisfazione?
“La prossima. In primis proviamo a lavorare sempre a cose migliori rispetto a ciò che abbiamo già realizzato. Di soddisfazioni comunque ne abbiamo avute molte: nel 2014, ad esempio,abbiamo aperto il concerto dei Y&Ta Roma e questo ha rappresentato per noi un grande onore. Una soddisfazione è anche quando le persone che ci ascoltano usano la nostra musica per trovare la propria dimensione identitaria o se ne vanno in giro con i nostri gadget”.
Marialberta Lamberti