Nel reparto Alta Sicurezza del carcere di Secondigliano sono stati ritrovati apparecchi telefonici e droga. Parla Auricchio, segretario regionale del sindacato della Polizia Penitenziaria.
<< Nonostante la recente normativa che punisce questa fattispecie di reato in caso di possesso e introduzione, continuano a susseguirsi attività di rinvenimento con stratagemmi sempre più raffinati. Il nostro plauso va agli agenti, che coordinati dal dirigente aggiunto Andrea Dapolito, al termine di un’attenta attività di intelligence sono riusciti a mettere a segno una brillante operazione >>. Queste le parole del segretario regionale del USPP, Ciro Auricchio, al seguito del ritrovamento di ben 50 grammi di droga e 7 telefoni (sia smartphone che microcellulari) nel reparto Alta Sicurezza del carcere di Secondigliano.
Malgrado la normativa vigente e l’introduzione della fattispecie di reato nel Codice Penale infatti, gli apparecchi telefonici, completi tra l’altro di caricabatterie e cavi USB, e le sostanze stupefacenti sono stati scoperti, questa mattina, in alcuni locali cosiddetti comuni e nella barberia del carcere napoletano dalla Polizia Penitenziaria.
È stato l’USPP, Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria, a rendere noto lo spiacevole ritrovamento. Non sorprende dunque la reazione di sgomento di Dapolito, che si dice indignato da quanto accaduto.
Anna Maria Di Nunzio