Blitz a Sant’Antimo, ritrovate schede elettorali truccate
I carabinieri della locale tenenza di Sant’Antimo, in ambito dei controlli relativi a presunte irregolarità nello svolgimento del turno elettorale, avrebbero sequestrato delle schede elettorali intestate a svariate persone, alcune inesistenti.
Sant’Antimo è un comune di 33 mila abitanti che è stato chiamato, ieri, ai seggi per il turno di elezioni comunali dalle quali dovrà venire fuori il nome del nuovo sindaco.
La scoperta sarebbe avvenuta ai danni di un 45enne del posto debitamente segnalato all’autorità per presunti brogli.
I carabinieri, all’interno della sua abitazione, pare abbiano trovato 3 tessere personali, rilasciate dal Comune, indispensabili per andare a votare al seggio, sulle quali il presidente di seggio appone poi il timbro che certifica l’avvenuta votazione.
L’uomo, un incensurato del posto, a fronte del rinvenimento, non avrebbe saputo fornire alcuna spiegazione del perché queste tessere, riportanti il nome e cognome di altre persone, si trovassero in casa sua.
Le tessere sono state sequestrate e l’uomo è stato denunciato per corruzione elettorale.
Sant’Antimo è uno degli 89 comuni interessati dalle elezioni comunali e, fortissimo, qui, era stato il pericolo di brogli in vista proprio della tornata elettorale.
I senatori Sandro Ruotolo e Valeria Valente, sensibili alla situazione, avevano attenzionato la Procura in merito al pericolo di brogli elettorali, già nei giorni immediatamente precedenti alle votazioni.
I due senatori napoletani hanno infatti dichiarato “Chiediamo al Prefetto di Napoli e alle forze dell’ordine di garantire il corretto svolgimento delle operazioni di voto di domenica 12 giugno per le elezioni comunali di Sant’Antimo, nel napoletano. Il rischio della compravendita dei voti è più che mai concreto e segnali in questo senso ci sono giunti da Sant’Antimo”.
“Una serie di candidati impresentabili sono stati cancellati poco prima della presentazione delle liste. Sant’Antimo torna al voto dopo l’ennesimo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della camorra. Per questo motivo facciamo appello alla ministra dell’Interno Lamorgese di vigilare per evitare eventuali episodi di compravendita di voti, tentativi di avvicinamento davanti ai seggi e tutte quelle pratiche che strani personaggi potrebbero mettere in campo per tentare di controllare e condizionare il libero voto. A Sant’Antimo il voto dev’essere libero e incondizionato. Il voto è un diritto costituzionale che va difeso”.
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Marianna Di Donna