Sono iniziati questa mattina, dopo 10 anni, i lavori per l’abbattimento della Vela A, meglio nota come Vela Verde, che oggi risulta disabitata ma che lancia un messaggio forte e chiaro: “Scampia non è gomorra” scritto ovunque.
Le famiglie sono state trasferite nella Vela Celeste, con la speranza di trovare una sistemazione definitiva nella nuova edilizia residenziale pubblica che conterà circa 300 appartamenti.
È stato Luigi De Magistris a dare il via al cantiere, al fianco dei suoi assessori e del Comitato Vele. I primi mesi, dei 6 complessivi, saranno dedicati alla pulizia esterna e interna, solo in seguito entreranno in azione gli escavatori con braccia HRD.
A fine lavori, saranno allestiti due campi, uno da calcio e uno polivalente, camminamenti pedonali, panchine, parcheggi, marciapiedi e zone attrezzate. Come dichiarato da De Magistris, “l’abbattimento è una vittoria per Napoli, per gli abitanti che non perdono la speranza, per lo stesso Comitato Vele che ha svolto attività difficili e straordinarie negli ultimi anni. È una vittoria politica, sociale e istituzionale”.
Il progetto “Restart Scampia” sarà una rigenerazione urbana che prevede l’abbattimento di tutte le Vele, tranne una che verrà riqualificata. In particolare saranno realizzati servizi sociali per donne e bambini, scuole, strutture commerciali, ludiche e creative, botteghe artigianali. L’idea è quella di costruire anche una sede di Scienze Infermieristiche della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II. Una parte degli interventi sarà realizzata grazie a tre differenti fonti di finanziamento, che saranno in tutto circa 56 mln di euro.
Oggi è, dunque, un giorno di grande commozione in cui si vuole dimostrare che nulla è impossibile, che il Sindaco di Napoli ha deciso di dedicare alla piccola Noemi e alle vittime della camorra.
Laura Barbato