Tavolo tecnico e incontro con i sindacati, ieri mattina a Sant’Antimo, ma nonostante ciò, gli operatori ecologici, hanno dichiarato tramite il loro sindacato, uno sciopero di due giorni. Lo sciopero è scattato a causa del prolungato mancato pagamento del consorzio CITE, che da settembre ha interrotto i pagamenti ai dipendenti per dei problemi finanziari che impediscono la mancata raccolta della spazzatura su tutto il territorio.

A tal proposito il sindaco ha dichiarato: “È mio dovere e mia precisa responsabilità, informare i cittadini e i lavoratori del cantiere di Sant’Antimo, circa le determinazioni intraprese a seguito del tavolo tecnico che si è tenuto stamane, presso la Casa comunale.

Pagheremo, ancora una volta, tutto quello che sarà disponibile; l’obiettivo, a tutela esclusiva dei lavoratori, è quello di garantire loro almeno una mensilità, infatti, ho ordinato alla Cite l’immediata ripresa delle attività previste dal contratto, di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti, con l’avvertenza che, in caso di perdurante ed ingiustificato inadempimento, procederò per garantire il servizio “in danno”; l’obiettivo, nell’esclusivo interesse dei cittadini, è quello di ripulire la strade dai rifiuti”.

Nonostante questo provvedimento del Sindaco, i netturbini, hanno deciso di non lasciar correre la questione anzi il loro obiettivo è quello di continuare a far valere le loro idee combatteranno affinché i loro diritti siano rispettati.

Cliccando qui potete vedere un video della protesta di questa mattina dove un operatore ecologico, salito sul cornicione del Comune minaccia di buttarsi giù.

La dichiarazione del Primo Cittadino di Sant’Antimo sulla protesta dei netturbini.

Teresa Barbato

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