Dopo le dimissioni del Responsabile del Settore Ragioneria Dott. Antimo Di Matteo, settimo in successione, diversi sono stati i comunicati stampa dei diversi esponenti politici che si sarebbero chiesti il motivo delle continue dimissioni dei dipendenti comunali del settore ragioneria.
Tra queste quella del consigliere di opposizione Corrado Chiariello che, sentito dalla nostra redazione, ha dichiarato: “E’ il settimo dell’amministrazione Russo che getta la spugna. Senza contare le dimissioni in generale un pò in tutti i settori. C’è qualcosa che non torna. Parliamo di incarichi fiduciari, di professionisti di assoluta fiducia del sindaco. Non si conoscono le reali motivazioni, che magari rinviano ad impegni professionali sopraggiunti o a problemi personali o familiari, non reggono. Non reggono affatto”.
A questa comunicazione il Sindaco Aurelio Russo ha dichiarato: “Non sono solito entrare nelle motivazioni di atti gravi, come quello delle dimissioni, se vengono richiamate giustificazioni personali. Atteggiamenti diversi potrebbero far pensare a giudizi sulla persona, oppure ai soliti intenti di sciacallaggio. Certo, la grave situazione finanziaria lasciata dall’amministrazione di Chiariello, no ha agevolato il lavoro dei suoi successori a cui si aggiunge la questione che riguarda CITE, questa Amministrazione ha avuto il coraggio di avviare la rescissione contrattuale che sarà esecutiva dal 4 Marzo. Come potrebbero essere queste le motivazioni delle dimissioni? Siamo alle solite farneticazioni di un consigliere che ogni giorno deve trovare le motivazioni per richiedere le dimissioni del Sindaco. Ne ammiro la costanza, fin da quando contestò il risultato elettorale, chiedendo il riconteggio delle schede ed uscendone scornato e gravato delle spese. Certo, se quelle 381 schede sequestrate durante le elezioni ad un suo candidato, avessero potuto votare…”.
Il botta e risposta ha riscaldato molto gli animi e si sono inserite altre voci come quella di Antonio Pentangelo, di Fratelli D’Italia che ha dichiarato: “La defezione di massa dei funzionari apicali del Comune di Sant’Antimo non può trovare sempre e comunque la propria ratio in motivazioni di carattere personale. La frequenza con la quale i vertici apicali di settori chiave dell’amministrazione rassegnano le dimissioni nelle mani del sindaco è dunque più che sospetta e per questo motivo mi trovo costretto a denunciare ciò ai Revisori, chiedendo l’intervento della Prefettura di Napoli perché avvii le dovute attività di verifica e approfondimento di queste singolari anomalie”.
Giovanni Buonanno, giovane promessa politica del territorio santantimese, appartenente alla lista civica Agorà, attiva sul territorio da circa sei anni, ritiene: “che la natura di queste singolari condizioni in cui riversa il comune di Sant’Antimo sia l’eredità della cattiva amministrazione di centrodestra e incolparsi a vicenda non migliora di certo la situazione”.
Teresa Barbato