Come da tradizione c’è stato lo sventolio del fazzoletto bianco. Sua Eccellenza Cardinale Sepe: “E’ una gioia per la città di Napoli e per tutta la Campania”
In un Duomo gremito fin dalle prime ore del mattino, l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, si è recato in cappella dove sono deposte e custodite le reliquie del Santo e ha prelevato le ampolle che contengono il sangue di San Gennaro. Dopo aver percorso la navata della cattedrale assieme a monsignor Vincenzo De Gregorio, presiede la celebrazione religiosa.
Parole forti durante l’Omelia del Cardinale Sepe: “Purtroppo il male che fanno a Napoli i sicari di odio e di violenza è senza limiti, questi uccidono sul nascere la possibilità di fare futuro -afferma- la violenza genera paura, insicurezza, favorisce connivenza e complicità e ogni forma di comportamento che va contro il bene comune. E conclude: “a nessuno si può chiedere di essere eroe anche perché chi tradisce Napoli alle spalle, sa scegliere con lucida e protervia i lati deboli, occorre dirlo, alla fine la città si trova a vivere una condizione che toglie libertà e mina alla base i diritti dei cittadini, rendendo la loro vita difficile e proibitiva”.
Sul rinnovo del prodigio per l’avvenuta liquefazione del sangue di San Gennaro: “E’ segno della bontà, benevolenza, misericordia e amore per noi, per Napoli, per la Campania, per la Chiesa, un invito a tenerci stretti stretti, come nostro parente e nostro amico, il nostro Santo protettore Viva San Gennaro!”