Ieri è stato ufficialmente lanciato online il sito del reddito di cittadinanza

Come dichiarato dal premier Conte, “Luigi Di Maio ha diretto i lavori insieme ad un team intraprendente e si è raggiunta una vittoria di civiltà. Il reddito di cittadinanza è una misura molto complessa fondata su un meccanismo di inclusione sociale per cui sono studiate molte altre riforme simili, realizzate in Europa e altre nazioni, cercando, addirittura, di migliorarle.

Attraverso il sito www.redditodicittadinanza.gov.it si possono ottenere tutte le informazioni utili per ottenere il sussidio ma solo il 6 marzo sarà attivato il portale per l’invio e la compilazione delle domande.

Sarà destinato a chi è in difficoltà, a chi vuole formarsi, trovare lavoro e/o chi vuole tornare attivo all’interno della società.

Chi ne ha diritto?
Cittadini italiani, europei, lungo soggiornanti e residenti in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 consecutivi.

Quali sono i requisiti?
L’ISEE 2019 deve essere pari o inferiore a 9360€; il patrimonio immobiliare, esclusa la prima casa, deve essere pari o inferiore ai 30mila€; il patrimonio finanziario deve essere inferiore ai 6mila€ (il limite va in base al nucleo familiare); nessuno dei familiari deve aver lasciato volontariamente il proprio lavoro nei 12 mesi precedenti alla domanda.

A quanto ammonta il reddito di cittadinanza?
-Se si vive da soli, si possono ricevere fino a 780€/mese;
-2 adulti+2 figli minorenni fino a 1180€/mese;
-2 adulti+1 figlio minorenne e uno maggiorenne 1280€/mese.

Quando e dove richiederlo?
Dal 6 al 31 marzo, online, in posta o in un caf. Se si decide di presentare la domanda online è necessario avere un id id digitale che può essere attivata sul sito agid.gov.it.

Come fare a sapere se la domanda è stata accettata?
L’Inps verificherà i dati delle domande. A fine aprile verrà comunicata la conferma o il rigetto della domanda e, in caso di esito positivo, sarà comunicato in quale ufficio postale ritirare la carta dove sarà accreditato il sussidio. Si verrà poi contattati dai centri dell’impiego o dal comune per dare avvio all’inserimento lavorativo.

Laura Barbato

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