Il raid ripreso in diretta dalle telecamere. Banda circondata e arrestata dopo l’irruzione dei carabinieri in un edificio abbandonato
Raid armato presso un noto distributore di benzina tra i comuni di Melito e Sant’Antimo. Le telecamere di sicurezza hanno ripreso una scena dai tratti ‘cinematografici’: nei frame diffusi dalle forze dell’ordine si distinguono due giovanissimi e un complice, arrivati in sella ad uno scooter, incappucciati, che puntano le armi contro gli operai della stazione di rifornimento. Attimi di paura ripresi dalle telecamere: armi spianate e benzinai terrorizzati da una scena vista probabilmente solo in tv.
In pochi minuti, i tre malviventi sono scappati via con i soldi. Immediata la telefonata degli impiegati al 112. I carabinieri della tenenza di Sant’Antimo, con il supporto della sezione radiomobile della Compagnia di Giugliano, si sono subito messi sulle tracce della banda individuando il loro covo in un edificio abbandonato, poco distante.
L’arresto
Dopo aver circondato la struttura, i militari hanno fatto irruzione prendendo alla sprovvista la banda che, ormai, stava dividendo il bottino pensando di averla fatta franca. Ne è seguita una violenta, ma fortunatamente breve, reazione violenta prima della resa dei tre malviventi. A finire in manette sono stati due 16enni e il complice di 19 anni. I militari dell’Arma hanno sequestrato le armi utilizzate per la rapina: una pistola e un fucile risultate repliche senza tappo rosso. Recuperata anche la refurtiva, nascosta addosso ad uno dei minori e gli scooter utilizzati per il raid.
Il 19enne è stato condotto nel carcere di Poggioreale, mentre i due minori al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei. Tutti dovranno rispondere di rapina aggravata.
S. R.