Iniziata la richiesta di scorte di iodio per la paura del nucleare, allarme di Federfarma Napoli
La paura dello scatenarsi di una guerra dalle caratteristiche mondiali starebbe innescando una serie di psicosi tra le persone circa vari approvvigionamenti.
Frequenti, in questi giorni, gli assalti ai supermercati per fare scorte di generi di prima necessità come pasta, farina, legumi, latte e articoli vari che starebbero iniziando a mancare sugli scaffali.
Ma grave sarebbe l’allarme dato da Federfarma Napoli circa una richiesta di scorte di iodio in vista di un attacco nucleare.
A parlarne, attraverso le pagine di Fanpage, sarebbe il presidente stesso di Federfarma Napoli, il dottor Riccardo Iorio che esprimerebbe tutta la sua preoccupazione in vista di una scelta di iniziare ad assumere su base volontaria le pasticche di iodio.
Una cosa che rappresenterebbe un problema molto grave per la salute di ognuno in quanto l’assunzione volontaria rappresenterebbe un serio danno.
A tal proposito e sul delinearsi di questa possibilità, il presidente Iorio avverte “Non c’è alcun aumento della richiesta di iodio al momento nelle farmacie di Napoli. Né risultano difficoltà nelle forniture di farmaci. Fare delle scorte di medicinali in caso di guerra è sbagliato, perché danneggia il sistema di distribuzione oltre alle tasche dei cittadini. Viceversa, invece, c’è una grande dimostrazione di solidarietà da parte di farmacisti e cittadini privati che stanno comprando farmaci, garze e pannolini da inviare in Ucraina”.
Il presidente Iorio indica la presenza dello iodio in molti farmaci ma precisa che il farmaco può essere venduto solo dietro prescrizione medica e che è assolutamente vietato decidere di prendere a scopo preventivo, perché grande sarebbe la sua valenza su una ghiandola importante come la tiroide.
“I farmaci a base di iodio non servono a curare la tiroide, ma hanno tra le loro funzioni quella di saturarla. Quindi, in caso di una eventuale esposizione a radiazioni, queste ultime non riescono ad intaccare la tiroide. Qualora, facendo tutti gli scongiuri del caso, dovesse esserci una guerra nucleare, è chiaro che lo iodio è una di quelle cose che andrebbero prese, ma stiamo parlando in linea puramente teorica”.
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Marianna Di Donna