Natura bellissima, zone a rischio, ma da visitare

Il Vesuvio, la cui vetta a 1.281 metri s.l.m. sovrasta la pianura verso Napoli, è un vulcano attivo e considerato fra i più pericolosi dell’Europa del sud, soprattutto per l’elevatissima densità abitativa delle zone circostanti e che per l’ultima volta ha eruttato fumi, cenere e lava durante la seconda guerra mondiale, nell’autunno del 1944.

Il “monte” viene costantemente tenuto sotto controllo da una rete di monitoraggio sempre più evoluta per tutelare l’incolumità dei quasi due milioni di persone potenzialmente “a rischio” quali abitanti delle zone circostanti.

Le zone pedemontane sono bellissime sotto i profili naturalistici e paesistici tanto da spingere, negli anni, a riunire le comunità ricomprese nei Comuni della zona in un ente denominato “il Parco del Vesuvio costituito dalle 13 cittadine che andremo schematicamente a conoscere, oltre ad altre cinque che, pur adiacenti, non ne fanno parte. Cercola, San Giorgio a Cremano, Portici, Torre Annunziata e Pompei. Andiamo a conoscerli.

I Comuni del Parco: Boscoreale, Boscotrecase, Ercolano, Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, Sant’Anastasia, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Somma Vesuviana, Terzigno, Torre del Greco, Trecase, Boscoreale.

Il primo dei centri comunali di questa breve rassegna è noto quale insediamento agricolo reso celebre dalla sua frutta deliziosa, frutto della fertile terra vulcanica, così come dai suoi vini profumati originati da curati vigneti. Nella parte centrale della cittadina d’interesse turistico sono: la Chiesa dell’Immacolata Concezione e il palazzo dei Baroni Zurlo.

 Mentre, un altro itinerario assolutamente da effettuare è la visita all’Antiquarium con annesso il museo inaugurato nel 1991 una esperienza che consente di ammirare e conoscere gli ambienti naturali del Vesuvio come la vita quotidiana degli abitanti di Pompei ed Ercolano prima della fine causata dalla tremenda eruzione avvenuta nel 79 dopo Cristo. Inoltre, nei dintorni sono numerose le testimonianze architettoniche barocche di Ville patrizie, tra le quali  spicca l’imponente Villa Regina.

Boscotrecase

Il paese è situato a pochi chilometri dagli scavi di Pompei e qui giunti assolutamente da vedere è la Chiesa denominata dell’ Ave Gratia plena che sorge al centro della cittadina ed esattamente nel quartiere dell’ Annunziatella che venne eretta nel 1688 e con le sue tre navate a croce latina, è considerata uno dei più antichi edifici di culto dell’intera area vesuviana.

 Con l’apertura della “strada matrone” attualmente chiusa alla circolazione delle auto private, divenne, fin dagli anni venti dello scorso secolo, un frequentato punto di partenza per la salita alla vetta del vulcano. Costituisce un’ottima base per visitare la Riserva naturale del” Tirone – Alto Vesuvio” come la circostante foresta demaniale.                                                                                                                                         

Importante anche la sua produzione di vini e albicocche.

Ercolano

Da qui inizia la strada che sale verso il Vesuvio toccando San Vito, l’Osservatorio Vesuviano, i depositi lavici rilasciati dall’eruzione dell’ottobre del 1944 per terminare ai piedi del Gran Cono. Attraversata dal Miglio d’oro con le sue fastose residenze nobiliari del primo settecento: Villa Favorita, Villa Aprile, Villa Campolieto.

Per quel che riguarda i suoi scavi e la storia millenaria che vi si respira, qualsiasi altra parola sul sito, unico, appare superflua poichè alla promozione di questo ci pensano le agenzie turistiche di tutto il mondo.

Massa di Somma                                                                                                                                           

Il più piccolo dei Comuni ubicati ai piedi del vulcano appare circondato dai ripidi pendii boscosi del Monte Somma.

 Come la vicina San Sebastiano, anche Massa venne in gran parte distrutta dall’ultima eruzione del 1944, avvenuta durante la II guerra mondiale, e si presenta quindi con un aspetto edilizio, opera di ricostruzione, prevalentemente in stile moderno. Infatti, l’antica Chiesa dell’Assunta è attualmente in rovina, ma, nei dintorni della cittadina si possono ammirare alcune “masserie vesuviane” ben conservate nei loro corpi edilizi e decori, fra le quali, la più interessante è Masseria Rendita che si trova a monte dell’odiernoabitato.                                                                                                                                                                             Giorgio  M. Palumbo

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