Dal commovente incontro con i migranti una lezione al mondo
Papa Francesco non finisce di stupire, di fronte al dramma inarrestabile dei migranti, alla conclamata incapacità dell’Unione Europea pur dopo l’accordo concluso con la Turchia di un decisivo intervento solutivo ed all’inarrestabile fenomeno migratorio, ha deciso di testimoniare direttamente in quei luoghi la sua profonda vicinanza a quelli che ora sono da considerare gli “ultimi” sulla terra, i fuggiaschi.
Accompagnato dal Patriarca Bartolomeo I e dal vescovo di Atene, le due più alte autorità della Chiesa greco-ortodossa, il Papa, anche visivamente molto commosso e partecipe, si è recato in uno dei principali campi di raccolta sull’isola benemerita di Lesbos che da molto tempo accoglie un numero sempre più alto di migranti in fuga dalla guerra, soprattutto di provenienti dalla Siria. Sono state molte le scene commoventi, con i migranti, quasi sempre islamici, che si chinavano di fronte al Pontefice, toccandogli le mani o come molti bambini gettandosi ai suoi piedi e chiedendo aiuto, a voce, con i gesti o per mezzo di cartelli. Una continua e commovente richiesta di venire considerati quali persone, non solo considerati un’ingombrante problema, come tali concretamente aiutati dopo essere stati salvati dalla morte, per poter coltivare la speranza di trovare nei paesi Europei una nuova possibilità di vita dignitosa.
Il Papa, commosso e turbato, ha risollevato bambini, carezzandoli e baciandoli sulla fronte, ha rincuorato gli adulti ed ha per l’ennesima volta sollevato moralmente la sua autorevole voce invocando la misericordia di tutti, ma con l’impegno concreto ed incessante di tutte le autorità che devono intervenire istituzionalmente per risolvere un problema epocale che investe sempre più l’intera Europa.
Il Sommo Pontefice ha ringraziato di cuore la popolazione infaticabile ed accogliente dei residenti con le locali autorità, i volontari di tutte le religioni che operano instancabilmente insieme a tutti coloro che comunque forniscono un aiuto concreto ed ha poi compiuto un gesto altamente simbolico portando con sé a Roma tre famiglie siriane: 6 adulti e 6 bambini, di religione islamica, che avranno una reale possibilità di accoglienza da noi ed intanto saranno ospiti della Comunità romana di Sant’Egidio.
Dopo la commovente visita ai migranti, di qualche giorno fa, compiuta al Centro di accoglienza “Auxilium” di Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, una nuova grande dimostrazione della volontà del Papa di concorrere decisivamente alla soluzione umanitaria del problema. Una grande lezione per i governanti dell’Europa e per il mondo intero.
Giorgio M. Palumbo