La ditta di Melito è stata coinvolta nell’operazione della guardia di finanza contro importazione illegale dalla Cina

Arriva la risposta dell’azienda interessata dall’operazione della guardia di finanza nei giorni scorsi. “Nessun lavoratore in nero e regolarità delle procedure seguite”, lo afferma in una nota la Niswa & Vida Farma, azienda di Melito coinvolta nell’operazione della Finanza contro l’importazione illegale dalla Cina di nicotina liquida per le sigarette elettroniche, i cui esiti sono stati resi noti dagli investigatori tre giorni fa.

Replicando alle accuse mosse nell’inchiesta, la ditta evidenzia “la nostra massima e completa disponibilità nel fornire alla guardia di finanza tutta la documentazione richiesta” ed il fatto che “il materiale sequestrato (limitato a 25 fiale di nicotina liquida) è stato ritirato solo per accertamenti e, da quanto abbiamo riscontrato, nessun profilo di tossicità è stato rilevato dalle analisi effettuate a cura dell’organo accertatore”.

“Nessun contrabbando è mai stato posto in essere dalla nostra azienda, tutti i prodotti presenti nel nostro opificio sono stati acquistati regolarmente e sono di certa e precisa provenienza. Si è asserito che avremmo acquistato il prodotto dalla Cina a 50-60 euro al chilo anziché a 600 euro. In realtà il costo reale praticato sul mercato è di circa 250 euro al chilo, prezzo a cui abbiamo usualmente acquistato il prodotto. Pertanto, da parte nostra non è neanche configurabile l’evasione fiscale della portata descritta dalla stampa”, conclude la nota.

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