Esattamente 103 anni fa, in questo giorno, il 18 luglio 1918, nasceva, in Sud Africa, Nelson Mandela

Il Nelson Mandela International Day è stato fortemente voluto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite dall’anno 2009, come riconoscimento del suo contributo alla lotta per la democrazia e alla promozione di una cultura di pace in tutto il mondo.

Dal 2015, il Nelson Mandela International Day è diventato anche l’occasione per parlare dei diritti umani dei detenuti, promuovere condizioni migliori per chi è in carcere e riconoscere l’importanza di chi lavora nelle strutture detentive.

Nelson Mandela fu il primo presidente di colore eletto democraticamente in Sud Africa nel 1994 ed ha sempre messo tutta la sua vita al servizio delle comunità diventando l’avvocato per i diritti umani.

Anche oggi, nelle nostre comunità, riecheggia da sempre quello che era il suo monito “Tutti hanno la capacità e la responsabilità di cambiare il mondo in meglio!”.

Nelson Mandela avrebbe potuto avere una vita agiata dal momento che aveva avuto la fortuna di nascere in una famiglia di sangue reale e, invece, studiando legge si affiancò da subito al problema della segregazione razziale.

La sua tenacia lo portò a fondare nel 1952, il primo studio legale del Paese gestito da avvocati di colore e nel 1961 il braccio armato dell’Anc (l’Mk).

Dopo poco tempo, però, iniziarono per lui e per i suoi, gli arresti e le condanne: la prima a 5 anni di carcere, poi nel 1964 quella che lo terrà in prigione per 27 anni facendo di lui un simbolo mondiale della lotta al razzismo e delle diseguaglianze tra bianchi e neri.

Fino al 2 febbraio 1990, quando, dopo anni di trattative, il presidente appena entrato in carica, Frederik W. De Klerk, annunciò la revoca dei principali pilastri dell’apartheid e la liberazione di Mandela.

Dopo aver ricevuto nel 1993 il Premio Nobel per la pace nel mondo, Nelson Mandela, soprannominato Madiba dai suoi concittadini, scelse la strada della cooperazione non violenta, e nel 1994, quando in Sudafrica viene concesso il suffragio universale, si candidò alla presidenza del Paese, diventando il primo presidente di colore eletto democraticamente.

Il 5 dicembre 2013, all’età di 95 anni, dopo una lunga malattia, si spense.

Il Mandela day dovrebbe rappresentare, per tutti noi, un giorno importantissimo perché, benché negli anni, siano stati raggiunti enormi traguardi sui diritti civili, così come nella lotta al razzismo, c’è ancora molto da fare e, soprattutto, è essenziale non dimenticarsi mai che certi traguardi sono stati raggiunti da figure che, soprattutto oggi, debbono essere esempio per tutti.

Tra le tante citazioni di Mandela, quella forse più significativa, fu quella sull’importanza dell’istruzione “L’istruzione è l’arma più potente che puoi usare per cambiare il mondo.”

La scuola era la sua vera preoccupazione, il luogo nel quale costruire il cambiamento e vivere la contemporaneità con grande attenzione alle coscienze. E, per lui, il fatto che in Africa l’istruzione non fosse adeguata a quella del mondo intero, rappresentava un problema molto importante a cui porre una soluzione.

L’appello, in ogni caso, in generale, della politica sociale di Nelson Mandela fu e resta l’aiuto per chi ha bisogno, ma le celebrazioni di questa giornata mondiale 2021 riguarderanno soprattutto il tema della sicurezza alimentare.

Sembra quasi stonato sentire che nel terzo millennio ci siano ancora problematiche legate al cibo eppure, prima del Covid-19, le statistiche ci mostravano che un bambino di sei anni su quattro in Sudafrica soffriva di arresto della crescita a causa della malnutrizione.

La preoccupazione, in questo anno particolare, riguarderanno le devastazioni della pandemia che andranno ad aggravare sicuramente questa realtà devastante. Per questo motivo quest’anno più che mai si parla di povertà con l’hashtag #actionagainstpoverty. La campagna è aperta a chiunque volesse donare collegandosi al sito dell’evento.

Le riflessioni e la vita di Mandela, anche in questo tempo così complesso, sono una strada da seguire, rappresentano un esempio universale che, oggi più che mai, dovrebbe garantirci di fare sistema per raggiungere la pace tra tutti e superare le discriminazioni e le diseguaglianze che ancora esistono.

“Nessuno è nato schiavo, né signore, né per vivere in miseria, ma tutti siamo nati per essere fratelli”: un’occasione, in questa giornata celebrativa, per ricordare il contributo dato da questa icona di libertà nella lotta per la democrazia, la pace e i diritti umani in tutto il mondo.

Foto dal web

Marianna Di Donna

 

 

 

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