Questo il tragico quadro tracciato dall’Istituto Superiore della Sanità
ROMA – Nei cinquantacinque comuni della famigerata “Terra dei Fuochi” si muore di più che in altre zone d’Italia.
In particolare ci si ammala maggiormente di cancro, anche tra i bambini, e si registrano più ricoveri. E’ questo il tragico quadro tracciato dall’Istituto Superiore della Sanità del Ministro della Salute in un rapporto come l’aggiornamento della situazione epidemiologica nei 55 Comuni, definiti dalla Legge 6/2014 come “Terra dei Fuochi” completato nel maggio 2014.
Tali osservazioni del prestigioso ente concorrono a motivare l’immediata cessazione delle pratiche illegali di smaltimento e combustione dei rifiuti.
Ci sono città della provincia di Napoli e Caserta nella tragica mappa della “Terra dei fuochi”: si va da città capoluogo come Caserta e Napoli e città vicine densamente popolate.
In provincia di Caserta si segnalano Aversa, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Castelvolturno, Cesa, Frignano, Villa di Briano, Gicignano di Aversa, Lusciano, Maddaloni, Marcianise, Mondragone, orta di Atella, Parete, San Cipriano d’Aversa, San Marcellino, Sant’Arpino, Succivo, Teverola, Trentola Ducenta e Villa Literno.
In provincia di Napoli: Acerra, Afragola, Caivano, Calvizzano, Casalnuovo di Napoli, Casamarciano, Casandrino, Casoria, Castello di Cisterna, Cercola, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, Mariglianella, Marigliano, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Nola, Palma Campania, Pomigliano d’Arco, Qualiano, Roccarainola, San Giuseppe Vesuviano, Sant’Antimo, Saviano, Scisciano, Somma Vesuviana, Striano, Terzigno e Villaricca.