È nato a Napoli, in collaborazione con Enea, Cnr, Ingv, Fondazione Dohrn, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale e le tre Università di Napoli «Federico II», «L’Orientale», «Parthenope» e ARPA Campania, l’Osservatorio del mare e del litorale costiero per monitorare le coste campane e salvaguardare l’ambiente.

L’Enea ha reso disponibili una serie di competenze che vogliono rafforzare e integrare quelle dei partner affinché il progetto possa essere efficace per la protezione ambientale e la crescita del “blu”. Le tematiche centrali vanno dalla Strategia Marina e il raggiungimento del GES (Good Environmental Status) degli ecosistemi marini entro il 2020, come previsto dalla Direttiva Europea, alla redazione di una carta vocazionale delle coste (Piano regolatore del mare) fino all’adeguamento della Portualità (Gestione e adeguamento per piani di evacuazione da rischio vulcanico e alla salute pubblica); riguardano la ricognizione e le analisi dei dati e delle competenze con programmi e progetti per il monitoraggio e la ricerca, la pianificazione con obiettivi che riguardano lo sviluppo e la valorizzazione sostenibile del patrimonio naturale e culturale del mare.

L’Osservatorio del  mare e del litorale costiero è dunque uno degli strumenti più importanti per lo sviluppo sostenibile territoriale, con il mare come elemento centrale.

Laura Barbato

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