Osimhen segna il rigore e Napoli fa festa

Anche oggi, in un clima di festa che abbracciava tutti i napoletani in ogni parte del mondo, oltre che al Maradona gremito, gli azzurri domano la viola. Rete di Osimhen su rigore, al secondo tentativo visto che il primo era stato parato dal portiere Terracciano.

Gara equilibrata, la Fiorentina è come sempre ben messa in campo. Va vicino anche al vantaggio che non arriva grazie all’ottimo intervento di Gollini, oggi al posto di Meret.

Primo tempo a reti inviolate. Secondo tempo subito l’occasione per il Napoli, ma la punta nigeriana calcia male il rigore. Al secondo tentativo Osimhen segna e lo stadio diventa incandescente, con bandiere, fumogeni, cori, trombe.
Al triplice fischio parte la festa, che era stata rimandata domenica scorsa grazie all’eurogol del salernitano Dia.
Il Napoli la gara, davanti ai suoi tifosi, la voleva vincere e l’ha vinta. Non era scontato, anzi. Anche da qui si vede la crescita esponenziale di questa squadra avuta quest’anno.

Alla festa accorrono tanti artisti partenopei, oltre alla classica presentazione di tutto l’organigramma societario. Presente anche il premio Oscar Paolo Sorrentino, che proietta un brevissimo documentario dedicato allo scudetto con protagonisti gli indimenticabili Troisi, Totó e Eduardo de Filippo.

Cori e applausi per tutti, soprattutto per Kim, Lobotka, Kvaratskhelia e Osimhen.

Alle loro spalle, gioco di luci tricolore mentre all’esterno del Maradona migliaia e migliaia di persone festeggiano il capolavoro targato Luciano Spalletti.

È impressionante la distanza tra il Napoli e le altre squadre quando mancano 4 giornate alla fine del campionato.
17 punti sulla Juventus, 19 sulla Lazio, 20 sull’Inter, 22 sul Milan.
Addirittura 25 sulla Roma che per la stragrande maggioranza dei tifosi ed addetti ai lavori avrebbe finito il torneo davanti al Napoli.

Ognuno faccia il proprio mestiere. Perché il Napoli ha dimostrato di saperlo fare straordinariamente bene.

Vincenzo Barretta

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