Il Napoli perde la partita. Per 3 a 1, meritatamente
Non c’è stato un contrasto in cui gli uomini di Garcia abbiano avuto la meglio su quelli splendidamente allenati da Vincenzo Italiano.
Primo tempo dominato dalla viola, in ogni reparto, trovando pure la via della rete con Brekalo con un colpevolissimo Meret. E l’inerzia della gara non cambia, i padroni di casa non riescono mai a prendere il pallino del gioco e solo grazie ad un regalo della difesa della Fiorentina che trovano il pari con Osimhen su rigore, proprio sullo scadere della frazione.
Ci si aspettava un Napoli diverso, più propositivo, più agguerrito. Invece le speranze sono diventate vane fin da subito, tranne per una colossale occasione proprio di Osimhen che la tira addosso a Terracciano. Poi è dominio Fiorentina, con il tecnico di Karlsuhe, Italiano, che dimostra a tutti che doveva essere lui il vero post Spalletti. Per idee, fame, per essere in rampa di lancio. Perché è un gran lavoratore. E ha idee chiare e soprattutto gioca un calcio moderno e bellissimo.
Garcia, invece, è il principale responsabile di questa disfatta che probabilmente riduce al lumicino i sogni di gloria del Napoli, ma non perché la distanza è siderale. No. Ma perché è palese che i ragazzi non sono disposti ad andare oltre l’ostacolo per difendere il tricolore atteso 33 anni. Garcia che si è reso protagonista di una lettura della gara al limite dell’inverosimile, ad iniziare dal cambio, a metà primo tempo, di Anguissa (infortunato) con Raspadori. Con conseguente arretramento di Zielinski e Lobotka sulla linea di protezione della difesa. Un delitto. Ed infatti la Fiorentina distrugge il Napoli proprio a centrocampo, regalato gratis dal tecnico francese. E anche il “rimedio” a questo errore è stato peggiore dell’errore stesso. Ha dovuto, infatti, sostituire il migliore in campo Politano con Cajuste per ridare equilibrio. Ma la dea bendata ti punisce. E così Bonaventura trova la rete del sorpasso. Il Napoli prova a reagire ma lo fa senza convinzione alcuna. E soprattutto con confusione. Fino al 3 a 1 definitivo di Nico Gonzales.
Una disfatta, risultato di una prestazione oscena.
La sosta arriva come una spada per Rudy Garcia, che dovrà subire 15 giorni di graticola, visto pure il #garciaout che sta spopolando sui social. Anche i più ottimisti, purtroppo, non si aspettavano una prestazione del genere dopo 4 gare consecutive giocate di buon livello.
15 giorni dove regnerà la curiosità di vedere quel che succede.
Vincenzo Barretta