Un sole raggiante abbraccia Napoli in queste ultime 24h, grazie ad un’atletica che, dopo le cinque medaglie d’oro delle Olimpiadi di Tokyo, continua a regalare emozioni uniche. Ed è proprio la città del mare, del sole e della Pizza a fare da scenografia ad un’impresa che meglio di così’ nessuno avrebbe potuto scriverla o immaginarla. Ma riavvolgiamo un istante il nastro…
Esattamente due anni fa si teneva l’ultimo appuntamento Label, nonché l’ultimo evento podistico prima dell’effettivo stato di emergenza internazionale da Covid-19. È ancora vivo il ricordo di quei “chiacchiericci” che minacciavano l’impossibilità della manifestazione; la notte pre-gara trascorsa nella totale incertezza e terrore di un nemico sconosciuto che di li a poco avrebbe sconvolto il mondo intero. Flash, immagini, pensieri che appartengono al passato, ma che restano indelebili come le cicatrici sulla pelle.
A distanza di due anni, la Napoli City Half Marathon è la prima manifestazione Europea Label dalla ripresa. Una curiosa coincidenza certamente fortuita, ma che nell’immaginario di molti – soprattutto dei podisti napoletani – ha rappresentato un modo inconscio di spezzare una maledizione. Esservi come protagonisti, dunque, era essenziale.
Oltre 4000 gli iscritti a questa sesta edizione di un evento che, nonostante i tanti limiti, è riuscito a mantenere alti gli standard di partecipazione delle scorse edizioni; ma l’intento e l’obiettivo primario del patron Carlo Capalbo resta sempre lo stesso: favorire la partecipazione di atleti elite che possano mettere una città come Napoli al centro dei riflettori internazionali. Come? Obiettivo “Sotto l’ora”. Per riuscire in un’impresa ricercata da almeno tre edizioni, persino il primatista Europeo Julien Wanders è stato ospitato direttamente dalla sua Svizzera. Dopo uno strepitoso 59’13” nel 2019 che gli ha conferito il titolo europeo di Mezza Maratona e diversi titoli nazionali, e dopo una notevole prestazione alle Olimpiadi di Tokyo, è a Napoli che Wanders riapre la sua stagione agonistica. È decisamente lui l’uomo da battere sulla carta; ma, come sempre, è chi taglia per primo il traguardo a vincere!
“Seguire il gruppo di testa non sarà il mio obiettivo. È il primo esordio sulla mezza, dopo un primo tentativo a Siena mai portato a termine per via di un dolore al fianco, ed una stagione – quella del 2021 – non proprio soddisfacente. Avrò due pacer con cui mi sono allenato in Kenia, nelle sei settimane di altura, che mi guideranno. Poi, se tutto va bene, spero di superarli ed andarmene per il Record Italiano. Se poi dovessimo raggiungere la testa della gara e tutto dovesse andare ancora meglio, allora si punta sotto l’ora”
Queste le parole di Yeman Crippa ad esattamente 72h dalla gara. A colpire non è il suo lungo palmares di titoli nazionali, che la dice lunga sulla maturità atletica di un ragazzo di appena venticinque anni; quanto piuttosto la calma e la disponibilità con cui si è donato alla città di Napoli, la dove molti, invece, avrebbero scelto la calma e la tranquillità di una camera d’albergo. Ed invece no: il calore di Napoli e della sua gente ha letteralmente abbracciato Yeman, per poi spingerlo – poche ore dopo – verso un finale di gara che nemmeno il torinese delle Fiamme Oro avrebbe potuto immaginare così come è avvenuto.
In una gara velocissima fin dai primi chilometri, il gruppo di testa, composto da Wanders ed altri kenioti/etiopi tra i più accreditati, prende subito il largo; ma Crippa, regolare nei passaggi intermedi, aspetta come solo i grandi atleti sanno fare: oltrepassato un terzo di gara, è lì che comincia la vera gara e Crippa, in forze di ottime sensazioni e dentro i pronostici per il record italiano, si aggancia al ritmo ormai più appesantito dei primissimi. Sarà la galleria laziale, punto cruciale del percorso con una salita di circa 1km, a convincere Yeman dell’impresa che si stava compiendo: non solo il Record Italiano, ma anche la possibilità di vincere la gara e farlo con una prestazione da “Sotto l’ora”.
Quanto è avvenuto poco dopo è già storia: un finale a quattro cifre che va oltre ogni lieto fine e che resterà nella storia di una Napoli da qui in avanti ricordata per uno straordinario 59’26”. Yeman Crippa è il vincitore della Napoli City Half Marathon, e lo fa siglando il nuovo Record del percorso nonché il primato nazionale di Mezza Maratona, prima riconosciuto ad Eyob Faniel con il suo 1h00’07”. Ben quattro gli atleti che hanno chiuso sotto il muro dei 60 minuti, a dimostrazione dell’elevato livello tecnico della competizione. Livello che si è confermato anche in campo femminile, benchè non sia stato sufficiente ad abbattere il record del percorso di Viola Cheptoo di 1h06’47”. Sarà Gladys Chepkirui, esattamente 8’43” dopo, a sancire la vittoria in rosa ed il suo primato personale. Terza all’arrivo e con altrettanto personal best è la nostra italiana, Sofiia Yaremchuk (Esercito), oggi in gara con motivazioni forti collegate alla sua amata Ucraina.
Una grande giornata per la nostra Italia che, oltre alla grande impresa di Crippa, ha visto l’esordiente Yohanes Chiappinelli (Carabinieri) chiudere in seconda posizione nella classifica nazionale, mentre il terzo gradino del podio va ad Iliass Aouani (Fiamme Azzurre) al suo Personal Best. La quota nazionale in rosa ha visto far compagnia sul podio alla Yaremchuk rispettivamente la laziale Maria Grazia Bianchi e De La Cruz Aguirre Luz Nadine.
Orgoglio partenopeo per i primi due campani all’arrivo: i due portacolori della Caivano Runners, Vincenzo Falco (1h12’41”) e Francesca Maniaci (1h23’13”), si distinguono con prestazioni di tutto rispetto.
Si chiude così questa Napoli City Half Marathon, in linea con il carattere inquieto ma affascinante della nostra amata città: si spengono le luci, cala il sipario; ma la notte è lunga… e Napoli continua ancora a sognare.
Martina Amodio