L’unico obiettivo ancora in corsa (ma più per la piazza che per sé stesso) era quello di superare i 91 punti dell’ultimo anno di Maurizio Sarri, quando il Napoli si vide scippare lo scudetto dalla Juventus.

Pronti via e gli azzurri dominano, in ogni reparto, subiscono nulla, aggrediscono i portatori di palla e trovano la rete con Osimhen su errore grossolano del portiere bolognese. Nella ripresa, ancora Osimhen con un destro secco. La gara di oggi ha affermato ancora la punta nigeriana come capocannoniere indiscusso del campionato. In generale, ha segnato 29 gol stagionali su azione. Un dato clamoroso.

Ed è proprio dopo lo 0 a 2 che Luciano Spalletti preferisce inserire ragazzi che hanno giocato meno rispetto al record citato. Dentro Zedadka, Jesus, Raspadori e Simeone togliendo dal campo un indemoniato Osimhen, Kvara e Kim. In campo resta Alessio Zerbin.

Segnale di maturità assoluta quella del tecnico di Certaldo, che dimostra di anteporre il bene del gruppo al suo ego personale. Non era scontato per nulla, soprattutto per chi, come lui, è destinato ad andare via nonostante un altro anno di contratto certificato dalla Pec.
Il Bologna trova il pari con un tap in su respinta di Gollini e su calcio d’angolo nei minuti finali del match.

Domenica gli azzurri attendono la già retrocessa Sampdoria al Maradona. Dopo la partita, sarà festa grande.
Meritata!
Di tutti!

Vincenzo Barretta

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