Il Napoli mette una seria ipoteca sul tricolore e il Maradona torna a cantare
Contro l’Atalanta, squadra molto ben organizzata, che si è giocata la partita ma niente ha potuto contro la determinazione della capolista.
Napoli sugli scudi, giocata bene e con molta attenzione e tanta voglia di vincerla.
Gasperini sorprende tutti e schiera Zapata dall’inizio a fianco dell’altra punta Hojlund con Pasalic dietro le linee, sperando di smorzare sul nascere le iniziative di Lobotka.
Primo tempo con molto possesso e poche azioni pericolose. Le uniche due sono sui piedi di Kvara e sul sinistro di Politano, che sbaglia un rigore in movimento.
Nel secondo tempo il tecnico bergamasco schiera Muriel per uno spendo Hojlund, per dare brillantezza al reparto avanzato.
Poi accade quello che ogni tifoso vorrebbe quando assiste ad una gara di calcio: la giocata del singolo, il numero da fantascienza. Lo fa Kvara. Uno slalom dell’altro mondo a saltare ogni calciatore avversario e gol. Un capolavoro unico! Con molta probabilità, il più bel gol dell’anno. Il raddoppio di Rahmani quasi passa in sordina. Lo stadio diventa di nuovo una bolgia, e questa è una splendida notizia.
Il Napoli resti calmo, così come l’ambiente. Per la matematica manca ancora qualcosa.
Si vola a +18 sulla seconda in classifica, a 12 gare dal termine.
Nemmeno il più ottimista dei tifosi poteva immaginare questo.
Mercoledì arriva il forte Eintracht. Si deve difendere lo 0 – 2 dell’andata, non dimenticando che la regola del gol fuori casa, da quest’anno, è stata eliminata.
La prossima sarà col Torino in casa granata, prima della sosta per le nazionali. Che, tra l’altro, vedrà proprio il Maradona ospitare l’italia.
Vincenzo Barretta