Il Napoli lo rifà. Segna 4 gol, stavolta in trasferta, e sembra essersi ritrovato definitivamente

La partita al Via del Mare di Lecce è senza storia. Il risultato farebbe pensare ad un avversario di basso livello, se non fosse che il Lecce guidato da D’Aversa sia, ad oggi, la rivelazione del campionato e la squadra più in forma tra tutte.

Il Napoli, ancora in “convalescenza”, aveva tutto da perdere. Anche perché l’attenzione inevitabilmente, oltre alle gambe e alla mente, poteva andare a martedì sera quando al Maradona arriveranno i Blancos. Invece gli uomini guidati da Rudy Garcia dimostrano maturità e soprattutto una ripresa che è sotto gli occhi di tutti.

Apre le marcature Ostigard, su calcio da fermo, per la prima volta quest’anno (l’anno scorso fu un fattore determinante). La svolta nel secondo tempo. Il tecnico francese lascia negli spogliatoi un generoso Simeone (partito titolare, ammonito) per far spazio a Victor Osimhen, che impiega 4 minuti per metterla di testa alle spalle di un incolpevole Falcone, portiere dei salentini. Da segnalare la giocata assist di Kvaratskhelia, di una eleganza ed intelligenza fuori dal comune. Il nigeriano non esulta, segno che ancora si porta strascichi della diatriba social settimanale che ha fatto il giro del mondo, facendo passare non solo la società guidata da De Laurentiis, ma bensì tutta Napoli, come città razzista. Basterebbe vedere i social come sono inondati in questi giorni dove a fare da padrone è il termine “razzismo”. Roba dell’altro mondo. Vedremo nel corso delle prossime settimane che piega prenderà questa storia. Ma è un problema che la società, con l’entourage del calciatore (non solo composto da Calenda, bene ricordarlo) deve assolutamente risolvere in un modo o nell’altro.

La gara di martedì obbliga Garcia ad effettuare cambi preventivi e benissimo fa a far entrare Gianluca Gaetano. Il napoletano impatta bene sul match e segna un bellissimo gol da fuori area e si procura il rigore, in pieno recupero, dello 0 a 4, trasformato da Politano visto che il solito Osimhen non ha voluto calciarlo.

Dominio assoluto, quindi. Il Lecce, fino a questo momento sempre vittorioso in casa, è parso davvero una squadra di categoria inferiore contro questo Napoli che quando gioca come sa, è a tratti inavvicinabile.

Il primo vero test, forse quello più duro, arriva martedì sera tra le mura di Fuorigrotta. Il Real Madrid di Carlo Ancelotti primo in liga, che recupera Vinicius JR.

Dovesse spuntarla il Napoli, allora per i campioni d’Italia in carica sarebbe una svolta forse decisiva per la stagione.

Il Maradona martedì sera sarà una bolgia per una notte di gran calcio. Il Real per il Napoli è sempre materia di cattivi ricordi, nonostante le prestazioni epiche e le gare storiche contro i Galacticos. Speriamo che questa volta potremo poi ricordare di una vittoria, oltre che di una grande prestazione.

Distanza invece invariata in campionato, visto che Milan ed Inter fanno il loro dovere con Lazio e Salernitana, in attesa della Juventus nella difficile trasferta di Bergamo, orfana sia di Vlahovic sia di Milik.

Vincenzo Barretta

Commenti

commenti