Una truffa all’Enel ad opera di un ex dipendente di Cavizzano, in ballo un milione di euro
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli coordinati dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno dato esecuzione, stamattina, ad un’ordinanza di misura cautelare per arresti domiciliari nei confronti di un 50enne di Calvizzano, gravemente indiziato del reato di truffa in danno di un fornitore nazionale di energia elettrica.
Le indagini sarebbero partite da una querela fatta proprio dalla società Enel nei confronti di un ex dipendente.
In sostanza, sembrerebbe che l’uomo, in possesso di dati sensibili e privati dei clienti, si recasse dai titolari di diverse attività commerciali presentandosi come agente di commercio.
L’uomo pare avesse una precisa strategia di azione, proponendo contratti a tariffe più vantaggiose rispetto a quelle in corso.
In questo modo avrebbe indotto in inganno i clienti convinti a sostituire l’Ente erogatore con una delle società a lui riferibili, assicurandosi la corresponsione del denaro per la fornitura del servizio.
Le indagini hanno portato alla luce una copiosa documentazione acquisita ed escussione a sommarie informazioni dei contraenti. Tutta quella documentazione acquisita avrebbe consentito di accertare la stessa identità dell’indagato.
L’uomo, dopo aver concluso il contratto con i clienti, pare richiedesse all’originario erogatore di energia, l’attivazione di rapporti di fornitura, indicando come contraente le società a lui riferibili, direttamente o per interposta persona, e fornendo come numero POD, gli indirizzi dove insistevano i locali nella disponibilità dei clienti a cui aveva proposto tariffe più vantaggiose.
L’uomo, così facendo, faceva continuare l’erogazione dell’energia presso le attività commerciali con le quali aveva concluso i contratti, ma tratteneva le somme regolarmente versate dagli ignari utenti, intascandole.
L’uomo, infatti, non corrispondeva nulla degli importi versati all’Ente erogatore, una situazione che, ben presto, avrebbe generato, a carico delle ignare vittime, una situazione di morosità molto grave, che talvolta avrebbe portato anche alla sospensione della fornitura stessa.
L’ammontare della truffa, secondo le indagini, ammonterebbe complessivamente ad oltre 1,2 milioni di euro.
L’uomo, infatti, pare avesse costituito ben 15 società diverse arrivando a stipulare ben oltre 400 contratti per almeno 182 punti di fornitura. La creazione delle suddette società sarebbe frutto del fatto che, a fronte delle cessazioni conseguenti alle morosità degli ignari utenti, onde evitare di essere scoperto, avesse portato al meccanismo di inviare tempestivamente all’Ente erogatore richieste di volture di contratto e/o distinte di pagamento contraffatte, attestanti il versamento degli insoluti.
Il 50enne di Calvizzano, ex dipendente Enel, si trova attualmente in stato di arresto in attesa di essere interrogato dagli inquirenti.
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Marianna Di Donna