Melito, TARI esorbitante ma non è un “dolcetto o scherzetto”
Anche nelle case dei melitesi è giunta la tanto (in)attesa TARI, la tassa sui rifiuti che ogni anno fa molto parlare di sé. Il calcolo della tassa avviene secondo un criterio:
-una quota fissa, per il calcolo della quale bisogna moltiplicare i metri quadrati dell’immobile (determinati sulla base della superficie calpestabile) per la tariffa corrispondente al numero degli occupanti dello stesso;
-una quota variabile altri servizi, determinata sulla base degli altri costi variabili, commisurati alla qualità del servizio reso alla singola utenza, nonché al numero dei servizi messi a disposizione della medesima;
-una quota variabile misurata, rapportata alla quantità di rifiuto residuo prodotto e conferito.
Anche quest’anno, però, il costo della bolletta a Melito è esorbitante e, in tema Halloween, non è un dolcetto o scherzetto ma un vero e proprio salasso. Inoltre, dopo il danno anche la beffa: nonostante sia arrivata nei giorni scorsi e in alcune abitazioni stia ancora arrivando, una delle (s)comode rate sono da pagare entro il 31 ottobre, alias tra 4 giorni, 30 novembre, 31 gennaio e 31 marzo.
I cittadini, soprattutto quelli melitesi, si sono chiesti in che modo la TARI venga calcolata, visto l’esorbitante aumento, e se sia possibile che il “lieve” aumento sia dovuto al mancato pagamento da parte degli evasori che ogni anno lo evadono.
Qualsivoglia sia la ragione, il dissesto comunale, l’aumento dei prezzi in generale, Melito resta una delle città più sporche del circondario, risultando quasi all’ultimo posto dei comuni ricicloni, nonostante ci si sia affidati, per la pulizia delle strade, ai tanto acclamati percettori del Reddito di Cittadinanza.
Come ha dichiarato qualcuno, in questa città quello che funziona benissimo è il diretto di riscuotere ma non quello di dare.
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