Di chi è la colpa? Di chi le responsabilità?
La situazione rifiuti sta diventando sempre più insostenibile: in Via Salvatore di Giacomo, come in altri punti della cittadina melitese, è comparsa una vera e propria discarica a cielo aperto. Tra i rifiuti non ci sono solo semplici sacchetti ma anche materiale di risulta, mobili, tegole e qualsiasi tipo di arredo per interni. Ci si domanda di chi è la colpa: alcuni accusano la Buttol, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti; altri accusano l’amministrazione; altri ancora i cittadini incivili. Come si suol dire “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra”: tutti, adesso, dovrebbero fare “ammenda” e capire ciò che ha causato questa nuova crisi.
I cittadini incivili non mancano, molti se ne fregano del calendario di riferimento, dell’emergenza in atto e di qualsiasi forma di rispetto nei confronti dell’ambiente. Ciò che non si comprende, però, è che, inquinando, attentano alla salute altrui e rendono invivibile la propria stessa città.
L’amministrazione, dal canto suo, qualche tempo fa chiese alla Buttol di raccogliere tutti i rifiuti tutti i giorni, indipendentemente dal calendario, ma la cosa ha solo fatto sì che i costi del servizio si alzassero.
L’azienda, però, differentemente da quanto stabilito con il Sindaco, ha deciso di rispettare i primi accordi (ne abbiamo già parlato in altro articolo, lo si può leggere qui).
Le misure di sicurezza per combattere l’emergenza rifiuti non sono state poche: furono installate delle telecamere che oggi risultano spente, è stato dato avvio alla raccolta differenziata e lo stesso Assessore all’Ambiente, Antonio Amente (delega nelle mani del sindaco), circa un anno fa effettuava, insieme alle Guardie Ambientali, un servizio di ronda contro gli sversamenti illegali.
Nonostante ciò, la situazione va solo peggiorando e il miglioramento è solo un lontano miraggio: la cittadina melitese continua ad essere sommersa dai rifiuti e, come al solito, chi ne paga le conseguenze sono solo i cittadini.
Si perché, oltre il danno ci sarà la beffa, per la nota “vicenda” del dissesto finanziario, ci saranno gli aumenti della tassa sulla spazzatura.
Laura Barbato