Il servizio mensa sembra aver ricevuto, dopo un inizio ritardato, una nuova battuta di arresto

Ieri i genitori delle scuole pubbliche melitesi che hanno aderito al servizio mensa hanno appreso la notizia che dal 14 marzo sarà sospeso per qualche tempo. Questa situazione è stata però poco gradita e subito hanno manifestato il loro disappunto, arrabbiatura, scoramento. La signora Mariarosaria fa un appello: “Carissimo Sindaco… noi mamme siamo alquanto arrabbiate! Stamattina abbiamo saputo che è scaduto il contratto mensa scolastica, siamo allibite, un contratto durato circa 3 mesi, perché i bambini hanno iniziato a mangiare a scuola alla fine di novembre. Noi paghiamo un servizio che non ci viene corrisposto.”

Le lamentele sono tante, tutte dello stesso tono e sostanza, la signora Tina aggiunge: “L’altro giorno ho addirittura sentito che il prossimo anno la mensa non ci sarà più.”

Una rappresentanza di genitori stamattina si sarebbero recati al Comune per avere chiarimenti sulla situazione e su quanto durerà il disservizio.

A tal proposito abbiamo sentito l’Assessore Luciano Mottola che ha dichiarato: “Il servizio mensa sarà interrotto dal 14 marzo solo per pochi giorni il tempo necessario per sopperire al cambio dei caposettori e ad espletare una nuova gara che possa diminuire la spesa pubblica per il servizio essendo lo stesso divenuto un servizio obbligatorio. Cercheremo di rimediare quanto prima al problema.”

Ovviamente non sono mancate le voci delle opposizioni appena saputo del disservizio che si è venuto a creare.

Lello Caiazza dichiara: “Con un preavviso di solo tre giorni, ieri mattina i genitori dei bimbi della scuola dell’infanzia sono stati avvisati della sospensione del servizio mensa a partire dal giorno 14 marzo e fino ad espletamento della nuova gara. Gara che è partita in virtù di un provvedimento pubblicato solo stamane sull’albo pretorio, in netto ritardo, al punto da non garantire la necessaria continuità del servizio. Tutto ciò significa essere sordi e irrispettosi verso le esigenze di tante famiglie che si fanno in quattro dalla mattina alla sera per la gestione delle proprie giornate. Ma purtroppo questo è, per l’amministrazione del Sindaco Amente è più importante concentrarsi per sfiduciare il Presidente del Consiglio comunale ricorrendo al prefetto e addirittura ai carabinieri piuttosto che preoccuparsi delle reali esigenze della città.”

Venanzio Carpentieri dice: “Si tratta dell’ennesima testimonianza dell’incapacità di questa amministrazione di seguire logiche di corretta programmazione dei servizi e delle connesse dinamiche finanziarie. Si commenta da solo questo modo di procedere: servizio iniziato in clamoroso ritardo e portato avanti – se tutto andrà bene – a singhiozzo e, questo è certo, con costi maggiorati per le famiglie”.

Dello stesso parere è l’ex Assessore delle politiche sociali e ora segretaria del Circolo PD di Melito, Dominique Pellecchia, che ha aggiunto: “La mensa è un’attività che va programmata e gestita con attenzione, a quanto pare l’amministrazione è stata manchevole.”

Teresa Barbato

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