MELITO – Ci risiamo, è passato solo un pò di tempo e lo sciopero dei “lavoratori” della ditta appaltatrice della raccolta dei rifiuti, ciclicamente, si ripete e il comune ripiomba nuovamente nell’incubo munnezza.
Ci è stata raccontata, troppe volte, la favola che il sindaco di turno avrebbe risolto “miracolosamente” il problema, ma a quanto pare la realtà è ben altra. La realtà è che gli operai, sempre gli stessi (ogni azienda che subentra assorbe le maestranze della precedente), della ditta appaltatrice di turno, svolgono il proprio lavoro con discontinuità, fanno il minimo e, quel che è peggio, gli è consentito. In alcuni casi le proteste sindacali dei lavoratori sembrano pretestuose, questo è quello che giunge alle orecchie dei cittadini dalle “voci di marciapiede” cercano sempre il modo, oserei dire, di “boicottare” il “corretto” funzionamento della raccolta differenziata. Ovviamente, la colpa non è solo loro, le responsabilità sono da ricercare anche nell’azienda e nell’amministrazione comunale di turno.
In questa situazione però la vittima è l’incolpevole(?) cittadino, in verità anche noi ci mettiamo del nostro, che trovandosi in mezzo ad una questione spinosa, subisce le conseguenze che il problema comporta. I disservizi causati dalla mancata regolarità del servizio di raccolta differenziata sono evidenti e costringono gli abitanti a dover convivere con la spazzatura e con il “profumo” che la stessa emana, senza contare poi come questa faccenda fa comparire e ingigantisce l’inconveniente delle discariche a cielo aperto con chiari riflessi sull’immagine che Melito dà all’esterno, rappresentata già in malo modo sui media per i fatti di cronaca quotidiani anche da squarci degradanti e disonorevoli che feriscono la dignità di chi ama questa terra, nonostante le sue innumerevoli carenze.
Sei di Melito? Si … “O’ paes e munnezz”.
C’è solo da vergognarsi!
Lalone