Ogni giorno, nelle famiglie, si discute di quanto sia necessario per i propri figli svolgere attività sportive per distoglierli dall’eccessiva vita sedentaria dovuta alla tecnologia e non, ma anche per garantire la crescita armonica del corpo e dello spirito. Fare sport in adolescenza permette di migliorare l’autostima e prevenire i disturbi legati ad ansia e depressione, favorendo i rapporti sociali oltre che una migliore mobilità e postura.

Il territorio melitese sul versante sportivo risulta molto carente o, almeno, questo è quello che traspare per chi ha figli adolescenti che cominciano a mostrare un primo interesse per diverse discipline sportive e a chi è costretto a spostarsi nei paesi limitrofi e iscrivere i giovani ad associazioni private.

Nella cittadina di Melito esistono delle associazioni sportive che cercano da anni di farsi strada per garantire alle famiglie più disagiate ai propri figli di fare sport, con l’iscrizione di una quota minima di partecipazione per far fronte alle spese necessarie. Il regolamento comunale, così come presente sul sito di ogni Comune, prevede che tali associazioni abbiano alcuni requisiti e presentino domanda di partecipazione all’ufficio competente entro il 30 giugno tramite e-mail.

Ciò prevede che le suddette possano usufruire delle palestre delle scuole comunali, nel caso di Melito quelle elementari e medie statali presenti sul territorio, eccetto per il liceo, perché appartenente alla città metropolitana, a meno che nella palestra non siano attive già altre discipline bandite dalla scuola stessa.

Quest’anno, però, le cose nella nostra cittadina sembrano cambiate, nonostante le associazioni abbiano presentato la domanda regolarmente entro i termini richiesti, non hanno ancora ottenuto il consenso per far partire le loro attività, i rappresentanti delle stesse, si sono recati al Comune dal dirigente del settore interessato per richiedere informazioni, ma l’esito è stato che erano carichi di lavoro ed era solo un semplice ritardo.

I consiglieri dell’opposizione, avendo notato però che le associazioni, da sempre attive sul territorio, erano state bloccate, mentre un’associazione “esterna al territorio” aveva già iniziato a lavorare, hanno protocollato, il giorno 24 ottobre 2018, ieri, un verbale nel quale si richiedono dei chiarimenti sull’effettivo ritardo. Prima di tale istanza, sempre i consiglieri di minoranza, si erano già mossi a favore degli interessati ma l’Amministrazione Amente, come è successo altre volte, ha mostrato segni di chiusura.

Le associazioni interessate, l’A.S.D. Appia, da sempre a favore di attività sportive e promotrice di varie iniziative e collaborazioni anche con le parrocchie, la Virtus presente sul territorio da diverso tempo tanto da aver cresciuto diversi giovani di Melito e l’Edu Sport, hanno dichiarato che “tale ritardo arreca problemi con le federazioni, il tesseramento e le iscrizioni ai vari campionati”.

Ora si cerca di capire come mai un’associazione “esterna al territorio” è stata autorizzata ed è operativa mentre altre locali no poiché le palestre scolastiche sono un bene comune?

I consiglieri di opposizione, all’unanimità, con il consigliere Raffaele Caiazza, hanno affermato: “che queste sono attività importanti e socialmente indispensabili in una città vuota, priva di infrastrutture e luoghi di aggregazione. Sperando che ciò sia dovuto veramente all’eccessivo lavoro del settore competente e non di altre oscure logiche che potrebbero farli ricorrere ad altre iniziative.”

Teresa Barbato

Melito, palestre delle scuole non concesse, le associazioni sportive locali esigono delle spiegazioni

  

Melito - palestre non concesse protocollo opposizione

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