Il Governatore De Luca, questa mattina a Melito ha dichiarato: “Sarà presto completata”
MELITO – Questa mattina alla presenza del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ha tenuto una conferenza stampa, si è ufficialmente riaperto il cantiere della stazione metro sita in via delle Margherite.
Presenti, oltre i rappresentanti della ditta esecutrice, molti curiosi e tanti politici locali, tra questi l’assessore Rosa Cecere in rappresentanza dell’attuale amministrazione che dichiara: “Da quando sono assessore ho preso contatti con l’Eav per far ripartire il cantiere. I fondi c’erano, i lavori nel sottosuolo erano praticamente finiti, occorreva solo risolvere delle problematiche sul contenzioso, cosa che è stata fatta e, finalmente, i lavori sono ripartiti, ora la nostra cittadina avrà un servizio che meritava”.
Il Governatore della Regione Campania rilancia: “Contiamo di completare l’opera in tempi rapidi. Si tratta del quattordicesimo cantiere aperto da quando siamo al governo. Non c’è amministrazione pubblica che abbia questa capacità di realizzazione e questa concretezza – ha affermato De Luca – Contano le cose fatte e non le chiacchiere. Con l’apertura di tanti cantieri miriamo a creare lavoro e a valorizzare l’area nord di Napoli dove metteremo in campo nuovi progetti. Dal collettore fognario di Giugliano, alla bretella di raccordo tra l’alta velocità di Afragola e l’area metropolitana. Quello di Melito è un cantiere importante poiché include sotto servizi per tutto il territorio. Pensiamo di creare parchi e rotatorie nei pressi delle stazioni per dare dignità urbana a tutta l’area”.
Speriamo di non perdere un altro treno, partito nel lontano 2009.
Qui di seguito vi riportiamo una breve cronistoria presa da: “qdnapoli” e corredata da foto tratte dalla pagina Facebook dello Studio di Architettura FGP, responsabili del progetto.
Schema dell’intera linea ex-MCNE, ora EAV, da Napoli Centro a Santa Maria Capua Vetere
La linea, ricostruzione della vecchia ferrovia Alifana chiusa nel 1976, dovrebbe collegare il Centro Direzionale di Napoli con i comuni dell’area nord, fino a Santa Maria Capua Vetere. Nel 2009, l’inaugurazione di circa un terzo del percorso: si parte da Scampia, ed in pochi minuti si giunge ad Aversa, toccando i comuni di Mugnano e Giugliano. Un progetto avveniristico, dall’elevata qualità architettonica, che doveva concludersi in pochi anni. Tuttavia, con l’insediarsi della giunta Caldoro, si bloccano i lavori, a seguito dell’approvazione del DGR n. 534 del 2 luglio 2010, che, con effetto retroattivo, annulla tutte le delibere di spesa dell’uscente giunta regionale di centrosinistra, provocando così il fermo dei lavori già in essere su diverse linee su ferro – inclusa, per l’appunto, la ex-MCNE.
Lo stallo dei lavori ha causato pesanti danni: la linea era in buona parte cofinanziata da fondi europei, per il cui utilizzo, si sa, Bruxelles pretende tempi certi. Invece, con il blocco dei cantieri e senza intravedere un serio processo di riprogrammazione delle risorse, la Regione ha perso queste importanti disponibilità. Non solo: lo stop dei lavori ha anche aperto una serie di contenziosi con le aziende appaltatrici, le quali si sono viste, da un giorno all’altro, venire a mancare i pagamenti da parte dell’ente di via Santa Lucia. Pertanto, se e quando riprenderanno i lavori della linea, saranno gravati dei milioni di Euro che la Regione – e quindi i cittadini – dovranno versare alle imprese di costruzione.
L’immobilità ed il ritardo decisionale hanno dunque anch’essi un costo. Ciò appare ancor più chiaro osservando lo stato di abbandono della stazione Scampia, denunciata dal Sindaco De Magistris, e soprattutto della stazione Melito (progettata dallo studio di architettura FGP), ubicata fra le fermate Mugnano e Giugliano. I treni vi sfrecciano tristemente senza fermarsi, in quella che è praticamente una stazione finita e che, per la sua collocazione in via delle Margherite, potrebbe servire ben altri tre comuni oltre a quello di Melito, ossia la parte bassa di Giugliano, la parte alta di Mugnano e la zona est di Villaricca. Ciononostante, la fermata risulta chiusa da anni, con il conseguente deterioramento delle attrezzature già montate.
La stazione
La banchina
Il progetto
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