Intervista a Federico Sepe, mastro pasticcere e “deus ex machina” dell’omonima pasticceria

La Pasticceria Sepe, eccellenza melitese, che vanta di una tradizione centenaria che attraverso le varie generazioni ha rinnovato le tipologie di dolci e l’approccio con i clienti, rappresenta oggi un punto di riferimento per gli amanti delle delizie tradizionali napoletane e italiane, oggi approda in America.

Com’è nato il suo progetto di aprire all’America?
Il progetto di venire in America era un’idea che custodivo nel mio cuore da sempre, avendo ammirato la “Grande Mela” come un luogo magico dove poter scalare ancora di più verso la rotta del successo. Tale opportunità mi è stata offerta da un mio amico che mi ha chiesto di andare in America per fare il docente e questo mi ha dato anche una possibilità di per un eventuale apertura negli Stati Uniti.

Porta un dolce particolare della sua famiglia?
L’obiettivo non è quello di portare la tradizione dei Sepe in America ma l’intera pasticceria italiana e partenopea cercando in un prossimo futuro magari di portare un pezzo di questo luogo meraviglioso, perché no, anche a Melito puntando però sempre sui prodotti “made in Italy”. Durante il mio percorso ho incontrato molti italiani che svolgono un lavoro americanizzato, nonostante si spaccino per ristoranti italiani.

Pensa di collaborare insieme a qualche stella della pasticceria americana?
Sarebbe un grande sogno collaborare con il mitico “Buddy”, anche se pure lui è italoamericano, ma conto di fare grandi cose.

Nel suo lavoro si fa condizionare da altre culture?
No, io sono un tipo molto deciso, però se c’è da prendere un consiglio è ben accetto. In ogni Paese che si va bisogna rispettare la cultura, però non la cambierei mai la nostra specie per il food.

Per diventare il pasticciere di oggi ha avuto un maestro in particolare?
Non ho avuto un maestro che mi ha guidato, se non la vita. Ho frequentato diversi corsi di aggiornamento creandomi da solo il mio piccolo regno, provando e riprovando i prodotti prima di introdurli, preferendo sempre l’artigianato all’industria.

Pensa di proporre qualche iniziativa per Melito insieme agli altri commercianti?
Si, sto collaborando con il nostro Presidente ASCOM, Antonio Papa, persona che stimo tantissimo, per cercare di fare il possibile per i commercianti di Melito. Una delle idee è proprio quella di creare una scuola di formazione per giovani pasticcieri, che sarebbe uno dei miei principali obiettivi. Melito è da sempre una realtà molto particolare ma io, e tutti i commercianti melitesi faremo del nostro meglio per aiutare questa città.

Teresa Barbato

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