Dall’inizio dell’anno scolastico, presso la Scuola Media Marino Guarano di Melito, si è attivata per i giovani alunni un corso curriculare di Rugby, patrocinato dall’ASD Grande Napoli Rugby. Questo progetto ha permesso di far partecipare i ragazzi, dopo una lunga preparazione, ai giochi studenteschi che si sono tenuti lunedì 25 marzo presso il Villaggio del Rugby di Napoli.
Questa iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione dei professori del plesso, il Professore Ferraro e il Professore Anzalone, con la collaborazione di un allenatore, nonché genitore, Gennaro Brancaccio, che dal prossimo anno collaborerà insieme ai professori citati per dare avvio alla sezione di sport nella scuola (leggi qui).
Come raccontatoci dal Signor Brancaccio, “il mio progetto è nato perché ho deciso di parlare con il collegio docenti e di proporre il Rugby anche alla Marino Guarano. Mio figlio si allena già da diverso tempo presso il plesso sportivo di Marano dei fratelli Fusco figli di colui che ha portato il Rugby a Napoli negli anni ’60. Quello che mi ha spinto a proporlo è stato anche l’amore che ho per questo sport e il sogno di rompere ogni pregiudizio su quelli che sono gli sport più praticati per dare spazio anche a quelli emergenti nella nostra società. Inizialmente i ragazzi non sono stati molto entusiasti nel praticare uno sport con nuovi attrezzi e con regole completamente nuove rispetto al calcio ma dopo un primo tentennamento siamo riusciti a formare due squadre collaborando con la scuola media statale Socrate raggruppando due classi con 11 alunni ciascheduno per un totale di 22.
Nella scuola coadiuvata, cosa che non siamo ancora riusciti a fare alla Marino Guarano perché il Rugby è visto più come sport maschile che femminile, c’è anche una ragazza questo perché almeno fino ai 14 anni è possibile creare squadre miste per poi dividerli dai 14 anni in poi per le diverse caratteristiche fisiche. Abbiamo diviso i ragazzi in due gruppi “Ragazzi 2007” e “Cadetti 2005/2006”.
Per farli partecipare non abbiamo chiesto nessuna quota associativa annua anzi la nostra richiesta è stata rivolta al Comune per cercare di migliorare almeno i campi da noi in gestione che riversano in pessime condizioni ma per il momento ancora non abbiamo ricevuto risposta.
Dopo la finale che abbiamo disputato lunedì, ma che purtroppo abbiamo perso contro la scuola media Pengolesi di Pozzuoli, abbiamo lasciato i ragazzi liberi almeno fino a mercoledì, perché la nostra più grande vittoria non è stata arrivare in finale e non sarebbe stata nemmeno vincere ma è stata vederli impegnarsi per un traguardo comune e divertirsi perché se c’è questo per noi è già un grande traguardo, il vincere è importante ma vogliamo trasmettere altri ideali ai nostri giovani oltre quello delle gare come vittoria ma anche quello di come gare e sport per collaborare e raggiungere un obiettivo comune.”
Teresa Barbato