Poche settimane fa è uscita la classifica Legambiente dei comuni ricicloni, e il nostro paese, Melito, si è riconfermato ancora una volta essere una delle peggiori: su 550 comuni, si è posizionata 544esima.
I dati:
Abitanti | Kg/ab | Kg/ab/gg | RI Kg/ab | %RD | |
Melito | 36933 | 420,42 | 1,15 | 312,12 | 25,52% |
kg/ab Produzione di rifiuti per abitante per anno
kg/ab/gg Produzione di rifiuti per abitante giorno
RI kg/ab Produzione di secco indifferenziato per abitante
%RD Percentuale di raccolta differenziata
Notiamo, da questi dati, che su quasi 37mila abitanti soltanto il 25% fa la raccolta differenziata. Sembra che questa non voglia proprio decollare. Perché?
Si cercherà di dire che sono i cittadini ad essere incivili, e forse , almeno per una parte di essi, è giusto. Quante volte abbiamo assistito ad accumuli di spazzatura che vengono incendiati da persone totalmente disinformate sull’argomento, e sappiamo che la combustione genera diossina, sostanza cancerogena per l’uomo. E a questo punto non è solo un problema che va ad intaccare la bellezza della città e sulle problematiche legate all’ambiente, ma diventa un danno anche per quanto riguarda la salute di ogni cittadino.
Allora, cosa si sta facendo per arginare tutto questo?
Bisognerebbe, forse, partire dalle basi e quindi creare innanzitutto un programma di sensibilizzazione?
Alcuni provvedimenti sono stati presi, come ad esempio il divieto di utilizzare i sacchetti neri con le relative multe a chi non avrebbe rispettato tale regola ma anche per chi non avrebbe rispettato il calendario.
Ma nulla è stato risolto, perché tutti questi avvertimenti non sembrano aver suscitato nessun tipo di interesse da parte degli indolenti, che continuano indisturbati a fare i porci comodi.
La negligenza di alcune persone non finirà mai, poiché l’incivile che non ha nulla da perdere infrangerà sempre le norme.
Da questo circolo vizioso non sembra esserci via di fuga.
Altri provvedimenti potrebbero essere quelli di installare telecamere di video sorveglianza, avere un maggior controllo sul territorio, e premiare i cittadini meritevoli magari con sconti sulla tassa dei rifiuti oppure convertire questi sconti in “buoni spesa”, cosi da incentivare le persone a seguire questo progetto.
Le alternative per far fronte a questo problema possono essere davvero tante, ma partire da un maggior spirito civico potrebbe essere un buon punto di partenza.
Elvira Cecere