Una città “morta”, questa è la rappresentazione che hanno di Melito i tanti giovani che risiedono qui
Non si trovano veri e propri punti di aggregazione per i giovani, e mancano locali che abbiano qualche iniziativa divertente e stimolante.
“Possibile che in una città che non è poi piccolissima non ci sia lo straccio di un locale dove rifugiarsi la sera in compagnia di un po di amici?” L’interrogativo di questa ragazza, Mariangela, è lo stesso di decine di altri ragazzi che abitano in questo paese.
Le potenzialità di Melito posso essere notevoli dal punto di vista delle dimensioni ma nessuno si è mai preso la briga di azzardare con qualcosa di nuovo e diverso per cui i giovani molto spesso si ritrovano ad andare in altre zone oppure a vagare per il centro per poi scegliere il posto “migliore” tra quei pochi disponibili.
La villa comunale in via Lavinaio, nel 2017, subì un restyling e le parole del vicesindaco Luciano Mottola furono “Restituieremo ai melitesi una villa comunale degna di questo nome con la realizzazione di un percorso jogging, l’istallazione di giostrine per i bambini, un’area per lo sgambamento dei cani ed il rifacimento della zona abitata ad eventi e manifestazioni.”
Insomma tante belle parole, ma i fatti ?
L’organizzazione degli eventi lascia molto a desiderare e un gruppo di ragazzi spiega “Gli eventi, qui a Melito, sono sempre molto pochi e nonostante questo sono organizzati con superficialità e disinteresse”.
Ma allora cosa ha da offrire questo paese?
Niente, e questo sembra non interessare a nessuno.
Elvira Cecere