La nostra Melito è nel baratro, i melitesi stanno pagando un prezzo altissimo sull’altare delle miserie di una classe dirigente che tale non è, che si risolve in un intreccio di interessi ed ambizioni individuali l’una in contraddizione con l’altra. Siamo nel baratro, oggi i cittadini non sanno dove va la città le tenebre sono profonde e l’alba non si vede.
Nella mattinata di ieri si è consumata un’altra farsa, statene certi, non finisce qui. Una bella brutta festa in “famiglia”. Tra cornetti, brioches, caffè e cappuccini. Tante insistenti telefonate per invitare gli assenti alla firma. E’ tutto a gratis! Venite!
Compresa la musica ….. Le fanfare che già suonavano “Carpentieri và a casa!” … (Ma la SIAE la pagate?)
Anch’essa come da tradizione così come tradizionale è, negli ultimi decenni, la spartizione della gestione amministrativa nelle segrete stanze. Quelle del “potere occulto”… degli interessi personali … dei favori … degli amici degli amici … dei burattinai … dei soliti noti insomma …..
Dei trasformisti della politica più becera ..… di quelli che cadono sempre in piedi solo perché quelli costretti a tenerli in piedi si sono sporcati le mani e si sono macchiati della stessa “cioccolata” anche se, a volte, gliel’hanno fatta solo assaggiare, inconsapevoli (?) che la stessa li avrebbe marchiati a vita ..…
Ma dopotutto la “cioccolata” è buona una volta che la si assaggia, dà soldi … favori … contentini e speranza .….
Dunque …..
La mozione di sfiducia proposta dai consiglieri di maggioranza (?) ha gettato nello scompiglio la politica locale. Dopo accordi, documenti firmati e poi smentiti, dopo pretesi e ottenuti rimpasti di giunta, dopo i contentini di assessorati con annesse deleghe richieste, l’amministrazione Carpentieri dunque non gode più, o forse non ne ha mai goduto, della fiducia dei suoi “antagonisti”, che accusano il Sindaco di non tenere in considerazione le proposte avanzate nel corso di questi anni di mandato.
Ma non vi eravate presentati all’elettorato con un programma elettorale? In quale cassaforte è stipato? Perché non sono state mantenute le promesse fatte e l’impegno preso con i cittadini?
Dopo queste “guarattelle”, onestamente, mi risulta molto difficile, individuare nel Partito democratico locale il partito del cambiamento. Men che meno nelle liste civiche apparentate in periodo elettorale.
Ora, caro Sindaco, la palla è nel tuo campo, cosa si devono aspettare i cittadini melitesi per il futuro? Anche se il “golpe” è fallito, come potrai amministrare nei mesi che restano? Cos’altro ti vuoi aspettare da questi politici che siedono in consiglio comunale senza dignità e amore per il paese? Ci sarà uno scatto di orgoglio da parte tua per dire alla cittadinanza come stanno davvero le cose e cosa intendi fare? Cosa ne vuoi fare della sede locale del tuo partito visto che sei segretario provinciale?
Sindaco, come primo cittadino, ora la tua responsabilità è ancora più grave, esci fuori dagli schemi, cerca di uscire da questa ragnatela in cui ti sei impelagato per una politica VERAMENTE innovativa e partecipata, il paese è al collasso! Il popolo di Melito ne ha piene le scatole di questa gente!
Il giudizio per ora è sospeso perché il vuoto non si giudica. Non c’è nulla se non il ridicolo di una commedia infinita, se non la grottesca rivendicazione personalistica di ruoli e funzioni che non trovano senso. Non sarà il Pd locale e altri farabutti prestati alla politica a salvare Melito ma il nostro paese si deve salvare!
Tonino Caiazza