Blatte volanti, l’amore si fa in volo
MELITO – Da anni nel nostro paese combattiamo col “famoso” problema endemico della spazzatura, emblema che sembra non del tutto risolto, ma ciò che affligge tutto il partenopeo soprattutto con l’arrivo dell’estate sono i famosi insetti rossi ovvero le blatte.
Da un pò di tempo queste ultime si sono diffuse oltre che nel nostro capoluogo anche nelle zone periferiche, Melito è una di queste.
E’ un insetto che produce sulla quarantina di uova che in pochi giorni si schiudono, ed è capace di proliferare migliaia e migliaia di blatte in pochissimo tempo. Questa è la cosa peggiore perché questi terribili insetti si annidano nelle case soprattutto nelle cucine attratte dall’odore del cibo, nei ristoranti e nei bar.
Questi insetti, nonostante non si tratti di una specie velenosa, sono ugualmente un pericolo poiché portatrici di malattie e patologie anche gravi.
Datosi che Melito ne è infestata, chiediamo che il nostro paese rientri nel programma di deblattizzazione per far si che queste con l’aumentare del calore non si sviluppino e ci infestino ulteriormente case e locali.
Di seguito riportiamo delle indicazioni prese dal web della docente di Igiene all’Università di Napoli Federico II, Maria Triassi che da indicazione per un vero e proprio “decalogo anti-blatta”:
“Innanzitutto ogni cittadino dovrebbe tappare gli scarichi dell’acqua la sera e pulire bene i tubi almeno una volta a settimana per cercare di eliminare il calcare con la soda – spiega la dottoressa –, questo perché le blatte spesso risalgono proprio dagli scarichi e dalle fognature”. Ma la docente dà suggerimenti anche a negozianti e portieri di condominio: “Se tutti gettassero un po’ di creolina nelle fogne davanti alle proprie attività commerciali o nei cortili dei condomini non vivremo adesso questa situazione spiacevole – continua ancora la Triassi – gli odori forti, infatti, tengono lontani questi insetti”. L’esperta di Igiene non risparmia neanche l’Amministrazione comunale che pure sostiene di essere impegnata nella disinfestazione che però non è mai risolutiva del problema: “Sarebbe necessario che, nelle ore notturne, passassero camion innaffiatoi di creolina così da eliminare il fastidio anche dalle strade”. Ma chiarisce che “la vera risoluzione al problema sarebbe quella di sturare l’intero sistema fognario napoletano. I detriti infatti provocano il non passaggio dell’ossigeno e ciò costringe le blatte a salire in superficie ed invadere i nostri spazi per sopravvivere. Insomma – conclude – è necessario una sensibilizzazione di tutti al problema dal singolo cittadino al sindaco della città”.
Giuseppina Sorianiello.