Il Progetto Sprar “Cooperativa sociale Mafalda”, relativo all’accoglienza di richiedenti protezione e stranieri, è risultato idoneo e regolare circa un anno fa, sono stati anche finanziati 163.272,98€ per la sua attivazione, ma del servizio i cittadini non ne hanno mai saputo niente.
Sarebbe stata un’iniziativa degna di nota se non fosse passata in secondo piano di fronte ad altre problematiche, più o meno gravi, in cui riversa il territorio melitese.
La cooperativa avrebbe, inoltre, potuto aiutare il giovane senzatetto, ammesso che abbia documenti regolari, che da mesi si è stabilito sotto il ponte in via Roma, viste le molteplici segnalazioni, non solo perché ritenuto pericoloso ma anche per offrirgli un tetto sulla testa e un pasto caldo. Si è solo intervenuti, per il bene dei cittadini, di bonificare la zona ma nulla è cambiato: il clochard è ritornato fino al giorno dell’incendio. Andrebbero, però, presi provvedimenti molto più seri poiché il senzatetto, oltre a provocare disordine, rende il luogo in cui “vive”, indecoroso per i passanti e per chi abita nelle zone limitrofe e, ovviamente, a rimetterci per questioni igienico/sanitarie sono proprio i cittadini.
Laura Barbato
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