L’opposizione chiede le dimissioni di Carpentieri: Abbandonato dal suo partito, ora deve abbandonare la poltrona
MELITO – La minoranza: “Per l’ennesima volta il consiglio comunale è saltato con il Pd che ha sbeffeggiato per la seconda volta il sindaco. Quanto dovrà durare ancora questa farsa?”
Carpentieri ha dimostrato di avere nella forza la sua dote migliore: la forza con la quale resta attaccato alla poltrona in questi mesi non ha eguali.
Ancora una volta quel che resta della maggioranza ha dato prova di aver completamente abbandonato il primo cittadino, lasciandolo praticamente solo in aula mentre malinconicamente saltava l’ennesimo consiglio comunale per mancanza del numero legale.
Che il sindaco non avesse i numeri per governare è acclarato da mesi ma non ci aspettavamo che il suo partito, quello che rappresenta come segretario provinciale, lo sbeffeggiasse per la seconda volta in poco tempo in pubblico.
Non entriamo nel merito dei motivi che hanno portato alla rottura tra il sindaco e i suoi ormai ex consiglieri, ma sin dall’insediamento di questa amministrazione facemmo notare che, più che che di una squadra politica, si trattava di un accozzaglia di uomini messi insieme con l’unico scopo di battere la coalizione avversa e conquistare la guida del Comune.
Ad oltre cinque anni dal primo insediamento di Carpentieri nulla è stato fatto per la città e le condizioni di vivibilità sono addirittura peggiorate. La maggioranza di centrosinistra ha impegnato tutte le sue energie per il raggiungimento di obiettivi personali che nulla hanno a che fare con la collettività.
Incarichi, consulenze, nomine e licenze hanno fatto litigare il sindaco ed i partiti che lo sostengono (o forse lo sostenevano). Ci sarebbe piaciuto partecipare a discussioni per la risoluzioni di problematiche serie e di interesse comune ed invece abbiamo osservato un volgare tira e molla per l’occupazione di poltrone lautamente retribuite.
La realtà dei fatti è chiara, Carpentieri ha fallito. Se davvero ha minimamente a cuore le sorti della città, si dimetta e lasci ai melitesi la possibilità di scegliere.