Il caldo estivo, si sa, crea molti disagi.

Negli ultimi anni, a causa dell’inquinamento e del riscaldamento globale, sta diventando sempre più difficile affrontare l’afa, soprattutto in città.

Nella stagione estiva diventa complicato svolgere qualsiasi attività: fare la spesa, lavorare all’aperto, dormire e anche stare in casa se si è privi di aria condizionata, una bella piscina o ventilatori.
Una delle maggiori difficoltà è affrontare i luoghi pubblici, dove la canicola si risente maggiormente: proprio lo scorso lunedì, all’esterno dell’ufficio postale in Via Aniello Marrone, si è quasi assistito ad una rissa a causa della mancanza di soldi allo sportello automatico che ha costretto decine di persone ad aspettare sotto il sole cocente.

A risentirne di più sono gli anziani e gli ammalati, i quali, nonostante i vari acciacchi, sono costretti ad uscire anche nelle ore più calde, senza poter usufruire dei mezzi pubblici e costretti a camminare nei pressi di alti cumuli di spazzatura.

Negli ultimi anni, infatti, a Melito sembra non circolare più nessun mezzo pubblico per arrivare nel centro e quei pochi che ancora sembrano passare per la città si fanno attendere anche qualche ora. Per non parlare delle navette, presenti ormai in quasi tutte le città, per spostarsi da un luogo all’altro all’interno del proprio territorio, come per esempio dal centro al cimitero o alla stazione metropolitana più vicina.
E questo è solo il primo di una lunga serie di problemi.

Durante le ultime settimane, a causa del blocco degli Stir e del funzionamento di un’unica linea a quello di Caivano, la cittadina melitese è letteralmente invasa dai rifiuti che, anche a causa del forte innalzamento delle temperature, emanano odori a dir poco nauseabondi.

I disagi di vivere in una città di periferia, come Melito, sono quindi tantissimi ma essere giovani, lavoratori pendolari o semplicemente persone che vogliono arrivare al centro è davvero un problema e con l’arrivo del caldo e i cumuli di rifiuti che invadono le strade, non ci resta, semplicemente, che attendere l’arrivo dell’inverno o, come consiglia qualcuno, riuscire ad ottenere un minimo di organizzazione da parte dell’amministrazione: basterebbe anche un asino col carretto.

Laura Barbato

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