C’è stato un vero e proprio botta e risposta tra il comitato civico “Trasparenza per Melito”, il neo-assessore Marco Ponticiello e il neo-consigliere Carmine Sanarico.

Marco Ponticiello ha affermato, durante un’intervista, di aver ottenuto una delega bollente, quella all’ambiente, ma che riuscirà senza ombra di dubbio, insieme a tutta l’amministrazione, a far sì che qualcosa cambi.

Secondo l’assessore, Melito ha bisogno di campagne di sensibilizzazione, interventi e prevenzioni perché, ad oggi, la percentuale di raccolta differenziata è la più bassa dell’area nord di Napoli e proprio per queste ragioni saranno messe in campo diverse idee perché Melito non può e non deve diventare una discarica a cielo aperto.

Anche il Consigliere Carmine Sanarico ha affermato che Melito versa, ormai, in una situazione critica ma che il problema nasce dalla Regione che nel mese di agosto ha chiuso il termovalorizzatore di Acerra, mandando in crisi molti comuni.

Il Sindaco, Antonio Amente, non si è concesso neanche un giorno di ferie per sopperire all’emergenza rifiuti che, però, non è stata risolta ancora in toto.
In tutta risposta, in seguito a tali dichiarazioni, Vincenzo Stravolo, membro del comitato cittadino “Trasparenza per Melito”, ha espresso il proprio disappunto poiché, secondo lui, hanno scavalcato tutti i problemi della cittadina melitese: in più di 2 anni sono cambiati molti assessori e Melito è sempre più degradata, colma di rifiuti, e i cittadini sono costretti ogni giorno a dover sopportare numerosi disagi.

“L’amministrazione, a differenza di quanto dichiarato” , afferma Vincenzo Stravolo, “manca di prevenzione e il gruppo “Trasparenza per Melito” vuole mandare un messaggio importante, segnalando ogni azione illecita attraverso il solo uso dei cellulari”, continua, “per tanto tempo il comitato ha provato a comunicare con l’amministrazione ma da parte loro sembra non esserci collaborazione: nonostante le molte grida disperate, siamo isolati e soli, ma siamo solo cittadini che hanno voglia di contribuire per la restituzione della vivibilità cittadina”, conclude Stravolo.

Laura Barbato

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