MELITO – Sabato 25 novembre alle ore 10.30, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è tenuto l’evento “Da donna a Donna, violenza di genere e prevenzione”, organizzato dall’associazione “Diamante”
Nella location de “La Scugnizzeria“ sita in Melito di Napoli (p.co Prima Casa), che ha ospitato il convegno, hanno partecipato, tra gli altri: l’On. Michela Rostan (Commissione Giustizia Camera dei Deputati), il presidente dell’associazione “Diamante” Antonio Zaccariello, il vicepresidente dell’associazione “A.N.V.U” Luigi Leonardi, la dott.ssa Immacolata Dell’Aversana, psicologa e mediatrice familiare, Alessandra Gallo, presidente FormaTime e Rosario Esposito, presidente de “La Scugnizzeria”.
Ad aprire il convegno è stato quest’ultimo, Rosario Esposito, parlando brevemente dei progetti dell’associazione, “è uno spazio aperto alla cittadinanza, siamo contenti di ospitare quest’evento e per l’occasione annuncio che partirà, a breve, un progetto proprio sulle donne, chiamato “mammarelle”.
Poi ha preso la parola all’On. Michela Rostan: “Questo evento è stato possibile grazie all’Associazione Diamante, che hanno deciso di dare un contributo nel territorio di Melito. Se noi siamo qui è per ricordare il senso di femminicidio, perché non si tratta o si parla solo di omicidio, il femminicidio è la forma estrema di violenza di genere contro le donne in quando tali, prodotto della violazione dei suoi diritti in ambito pubblico e privato, attraverso vari comportamenti: maltrattamenti, violenza fisica, psicologica, sessuale, educativa ecc.. Noi dobbiamo lavorare sul nostro territorio su due profili, quello della prevenzione e protezione, attraverso strutture d’ascolto, essere vicini a queste persone, anche attraverso il profilo istituzionale”.
Il convegno continua con un breve intervento del presidente dell’associazione Diamante, Antonio Zaccarriello che ringrazia gli intervenuti per la presenza e con l’appello alle istituzioni per un aiuto.
È intervenuto poi Luigi Leonardi, attuale vice-presidente associazione A.N.V.U, raccontando che la mamma è stata vittima d violenza.
Poi c’è stato un momento particolare e toccante con di Alessandra Gallo, dove, con il permesso della famiglia Formicola, porta con se un lettera scritta della figlia Stefania, uccisa dal marito a solo 28 anni, dove racconta tutto il suo dolore.
A concludere gli interventi è la dott.ssa Immacolata Dell’Aversana, che attraverso la sua professione di psicologa espone le conseguenze della violenza: “Molte donne che finiscono uccise, hanno in precedenza sperimentato un percorso di violenza di vario tipo. Si parla di violenza non necessariamente fisica ma anche economica, psicologica, verbale e quant’altro. Donne che non hanno saputo tutelarsi in un momento in cui l’aspetto disfunzionale patologico del proprio compagno è emerso. In questi casi bisogna reagire e interrompere immediatamente il rapporto appena emerge qualche cosa che non va nella persona con la quale si condivide una relazione. Soprattutto per quanto riguarda atteggiamenti che vanno a ledere l’autostima della donna nel tentativo di trasformarla in una sorta di burattino, quindi con tutta una serie di condotte volte proprio a squalificarla come madre, come moglie, come donna sotto ogni tipo di profilo”.
Davide Pizzicato