Il Santuario dei Padri dominicani

Siamo a Sant’Anastasia, una cittadina situata a circa venti chilometri dal centro di Napoli, e scendendo dalla omonima fermata della linea Circumvesuviana, in direzione Sarno, basta percorrere a piedi la discesa, un itinerario di circa trecento metri, per arrivare al piazzale sul quale si erge il frontespizio del Santuario della Madonna dell’Arco.

Si tratta di uno dei luoghi di culto più noti e visitati della Campania, teatro di un turismo interno religioso che vede diverse centinaia di migliaia di visitatori e ospiti all’anno, uno storico ed importante edificio religioso dedicato fin dalle origini della sua costruzione avvenuta sui resti di un precedente luogo già oggetto di culto popolare mariano. Una costruzione che venne realizzata dai Padri dominicani, nei primi anni del milleseicento, in stile neo-classico presentando una linea pura, con base nel bianco, a calce, delle pareti posto a contrasto del grigio peperino dei cornicioni, mentre l’arredo interno è realizzato in un ricco stile barocco napoletano tutto di epoca settecentesca.

Nella crociera di sinistra del Santuario trova posto un Crocifisso scolpito in legno che, oltre la sua naturale grandezza, ha per sfondo un grande affresco con Maria e le “pie donne” addolorate ai piedi della Croce.

Nel fondo della navata principale, posto al centro dell’abside, si erge l’altare maggiore costruito con marmi pregiati e intarsi policromi con alle spalle il coro ligneo, finemente scolpito, che si accompagna ad un moderno organo di grandi dimensioni che lo sovrasta conservando la facciata lignea, con pregevoli dorature, su fondo verde, dell’originario organo seicentesco.  

Nella pianta dell’edificio proseguendo si passa poi alla Cappella del S.S. Sacramento, la cui volta affrescata raffigura la Vergine del Santo Rosario ed ove alle pareti sono appese tele  la sequenza dei quindici misteri del Rosario unite ad altre figure di Santi domenicani. Invece, nell’ambiente della crociera di destra si trova una tela dedicata alla Vergine del Santo Rosario, ivi raffigurata con il gusto spagnolo di quell’epoca.                                                                                                                                                                   A sua volta, la facciata interna del Santuario dedicato alla “Madonna dell’Arco” risulta completamente ricoperta da un dipinto di grandi dimensioni che rappresenta la scena principale dell’adorazione dei Magi.

Il Santuario, come la sua Chiesa, sono fra i luoghi di culto mariani più frequentati della Campania, forse secondo solo a quello dedicato alla Madonna di Pompei. Un luogo molto ambito per la celebrazione dei matrimoni con l’augurale benedizione delle spose. Inoltre, sviluppando una mole turistico religiosa veramente imponente, oltre che perfettamente organizzata per ospitalità e ristorazione, operative a cura delle strutture gestite dai Padri domenicani. Ne parliamo ancora nell’articolo seguente.

Giorgio M. Palumbo

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