Lunedì 22 maggio inaugurazione del comitato elettorale e poi comizio in villa comunale

MELITO – Dopo gli incontri a Torre Annunziata, Arzano e Sant’Antimo, Luigi de Magistris farà tappa a Melito lunedì 22 maggio. Il sindaco di Napoli e presidente demA è atteso in città alle 18:00 per inaugurare, in via Giacomo Matteotti, il comitato elettorale del candidato sindaco Lello Caiazza. Da qui ci si sposterà poi nella villa comunale di via Lavinaio per l’evento pubblico “Liberiamo Melito – Ora o mai più” cui prenderanno parte, oltre all’aspirante primo cittadino Caiazza, il capogruppo regionale di Campania Libera –PSI –Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli, ed alcuni dei giovani candidati al consiglio comunale delle tre liste che compongono la coalizione. Oltre a demA, infatti, Caiazza è sostenuto dalla civica Rinnovamento melitese e da Melito Adesso, movimento da egli stesso fondato e legato ai Verdi.

“A Melito, con Lello Caiazza, possiamo portare il meglio dell’esperienza amministrativa della Regione e del Comune di Napoli, i due enti in cui i Verdi sono presenti da protagonisti e dove stiamo già raggiungendo risultati concreti” dice il consigliere regionale del sole che ride Francesco Emilio Borrelli per il quale “dopo decenni in cui Melito è stata malgovernata, ora c’è finalmente una speranza di cambiare sul serio, lasciandosi al passato quella politica che ha ridotto la città in un dormitorio invivibile, facendole riscoprire le sue tradizioni e la sua importanza strategica di cerniera tra i comuni della provincia e il capoluogo”.

“Sono convinto che Melito accoglierà con grande entusiasmo i nostri ospiti, il cui esempio di buon governo guiderà la nostra azione politica” afferma dal canto suo Lello Caiazza. “La gente è stufa dei vecchi dinosauri famelici che hanno ridotto ad un cumulo di macerie la nostra città ed hanno ancora l’ardire di ricandidarsi. I melitesi ci daranno fiducia – prosegue il candidato sindaco – perché siamo l’unica coalizione in grado di garantire un vero rinnovamento. Siamo persone libere, autonome e coraggiose che, una volta elette, mireranno solo all’interesse collettivo, lasciando fuori dal Palazzo i vecchi sistemucci di partito, i colletti bianchi, le cricche e i gruppi di potere che finora hanno guardato solo al proprio tornaconto personale e familiare.”

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