La Nostra situazione

Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, prendendo spunto dalle esigenze immediate richieste dalla lotta, su scala mondiale, al terrorismo, ha annunciato che sarà erogato un contributo alla cultura, finanziato non con nuove risorse, bensì spostando, al 2017, la prevista, quanto annunciata, diminuzione dell’imposta IRES ch grava sulle imprese ed attività produttive. Incentivo che inoltre assicura ad ogni nostro giovane diciottenne di poter godere di un bonus di 500 euro per aumentare la sua conoscenza.

Perché con la cultura si può meglio conoscere per poi sconfiggere il terrore pseudo religioso ed integralista e speriamo che agli annunci seguano poi i fatti, perché: 1) la lotta al terrorismo è una cosa seria che richiede dei cospicui investimenti per le forze di polizia ed i militari; 2) anche la spinta e l’investimento sulla cultura è attività fondamentale per il nostro Paese, culla riconosciuta di storia, arte e civiltà; 3) proprio il mese scorso l’OCSE, organizzazione mondiale deputata alla cultura, ha, nuovamente, certificato che la struttura educativa italiana è complessivamente carente: sarebbe necessario indirizzare costanti, e maggiori, risorse in quella direzione, invece di spenderle in iniziative isolate od improduttive.

Tanto più che arriva proprio dal ministro della spesa, quello dell’Economia e finanze, Padoan, una precisazione con la quale ci spiega che: “garantire la sicurezza ha una doppia dimensione: culturale e di spesa” e che gli stanziamenti annunciati arriveranno “nel quadro della legge di stabilità, nella misura in cui l’Europa ci riconoscerà le clausole che abbiamo chiesto”. insomma, non si sbilancia sulla effettiva disponibilità delle somme necessarie (circa 1 mld. di €uro) per la erogazione di quel bonus. Questione che deve essere consentita dalla U.E. consentendoci un allentamento delle rigorose regole della contabilità europea. Altrimenti anche questo annuncio pur interessante rimarrà, come tanti precedenti, lettera morta. Speriamo bene per questa volta.

Roma, 26  febbraio 2016,

Giorgio M. Palumbo

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