In un momento storico, culturale, sociale ed economico così tormentato non è facile, per una qualsiasi attività commerciale restare a galla e, soprattutto, aumentare la qualità dei prodotti e i servizi da offrire, mantenendo inalterato lo standard di eccellenza.

Una delle rare realtà, un’istituzione ormai, giuglianesi è l’ Edicola, e da diversi anni anche Libreria, Claudio, che ha aperto i battenti intorno alla metà di Ottobre del 1969, per opera di Eliseo Verde, chiamato e conosciuto come Mario il giornalaio: lo strillone in bici.

Mario, il capostipite era, a sua volta, figlio d’arte in quanto il papà già si occupava ai primi del ‘900 della distribuzione di tutti i Quotidiani e giornali vari in quel di Frattamaggiore.

Mario svolgeva il suo lavoro con passione e dunque piacere. E questo entusiasmo lo ha trasmesso al figlio Gennaro che, a sua volta, lo ha tramandato ai figli.

Fervore che ha portato Mario fino alla fine dei suoi giorni terreni a presenziare nella sua edicola, nonostante le precarie condizioni di salute indicassero un maggiore riposo.

Dopo la sua dipartita, e siamo nel 1969, nel negozio subentra Gennaro/Claudio, il quale già negli anni della sua giovinezza era di aiuto al papà. Quindi si è trattato di un passaggio di consegne che era iniziato già in corso d’opera.

Potrebbe sembrare strano ma negli anni ’70 come negli Ottanta il numero di abbonati era di gran lunga superiore rispetto a quelli che si registrano oggi. E per abbonati si intende le persone che sottoscrivevano un abbonamento verbale col titolare che recapitava ad ognuno di loro il giornale richiesto, munito della sola bicicletta che recava sul davanti un capiente cestino dove alloggiavano le varie Testate. Bisogna pure dire che tutti puntualmente, ogni settimana oppure alla fine del mese, saldavano il proprio conto e ringraziavano per il servizio offerto.

Nel corso degli anni l’edicola si è colorata e si è arricchita.

Dai primi quaderni neri con la penna Liretta, anch’essa di un deprimente color pece, si è passati agli accessori variopinti e ricchi di personaggi televisivi, che hanno dato una tonalità più festante ai piccoli e grandi studenti; e si è attrezzata a seconda delle richieste di mercato, che vanno dal pagamento di ogni genere di bolletta ai prodotti ludici che sempre sono serviti alla crescita e alla formazione dei giovani, alunni o meno.

Ovviamente un’azienda che cresce ha bisogno pratico di collaboratori i quali devono, in primo luogo, essere parte di una famiglia; ciò per la fattiva cooperazione ed anche e soprattutto affinché i clienti si sentano a proprio agio e trovano in questi ultimi i capaci suggeritori per ogni genere di acquisto, specialmente in campo editoriale.

Ma conosciamoli tutti più da vicino.

Gennaro Claudio VerdeGennaro/Claudio Verde

Innanzitutto: come nasce la trasformazione da Gennaro a Claudio?

Siccome mia moglie si chiama Claudia, decidemmo di diventare Claudio e Claudia, tutto qui. E ti dirò, inoltre, che non tutti sanno questo. (Sorride)

Sono ormai tanti gli anni che hai trascorso in questo negozio. Ma come sei entrato nel mondo lavorativo dell’edicola?

Già dall’età di sei anni sono entrato in edicola e seguendo gli insegnamenti di mio padre riesco fin da subito ad essere il perfetto prosieguo, e nonostante la giovane età ero in grado di svolgere ogni compito che tale attività richiedeva.

Quali erano e sono i ritmi lavorativi?

La mia giornata inizia, come sempre, all’alba e termina a serata inoltrata; mantengo, in pratica, gli stessi ritmi ed orari del mio papà.

Che ricordi hai di quando hai iniziato?

La mia prima curiosità furono le riviste: colorate e piene di fatti riguardanti i personaggi di cui si sentiva parlare.

Sei sempre stato convinto, fin da subito, che questo sarebbe diventato il tuo mondo?

Confesso che fino all’età di 16anni non ero per niente sicuro che questo sarebbe stato il mio lavoro. Però, man mano che passavano gli anni mi sono appassionato sempre più, e all’età di 24anni ho “eredito” l’attività che prima di me avevano avviato mio padre e mio nonno.

Ma com’erano i primi tempi quando era tutto diverso da oggi, sia come uscita di giornali sia come sviluppo in ogni settore, nella cancelleria soprattutto?

Naturalmente, i primi tempi erano diversi: non vi era tanta pubblicazione oltre i quotidiani, ma anno dopo anno vedevo crescere questa mia creatura, fino a diventare punto di riferimento per una intera città. Una crescita esponenziale aldilà della mia più fervida immaginazione; ma riscontravo, giorno dopo giorno, le testimonianze di affetto e stima per il mio lavoro, e per questa “avventura” di cui neanche io avevo coscienza, e di cui ancora non riuscivo ad immaginarmi i traguardi raggiungibili. Tuttavia bisogna pur dire che durante i miei primi anni l’edicola non è stata solo rivendita di giornali ma al suo interno vi si trovava anche merce che ben poco aveva a che fare con la carta stampata: come, ad esempio, i detersivi. Devo pure aggiungere che in cinquant’anni tante situazioni diverse hanno portato all’evoluzione dell’edicola, intesa come primario punto vendita di quotidiani e riviste di ogni genere, ed ovviamente ci siamo adeguati per soddisfare quasi tutte le richieste; per dirti: dal pagamento dei bollettini ai biglietti degli autobus.

Chissà quanti episodi avresti da raccontare: ma c’è un aneddoto che più di tanti è rimasto scolpito nei tuoi ricordi?

Uno, curioso e triste allo stesso tempo, che rammento come fosse oggi è quello che mi riporta al giorno dopo il terremoto, che ci colpì il 23 Novembre 1980. Quella mattina avevo mille copie di Giornali ancora fuori la porta, ma non riuscii nemmeno ad aprire il negozio: li vendetti a serranda chiusa. C’era chi prendeva il giornale e dimenticava di pagarmi e chi dimenticava di prendere il resto. In meno di un ora non avevo più un giornale e decisi di chiudere… senza aver aperto.

I tuoi figli si sono ormai “insediati” a tempo pieno. Come, e se, sono cambiate le tue mansioni?

In realtà per me la giornata lavorativa non ha subìto grandi mutazioni; anche se adesso ho più libertà per curare le relazioni esterne. Posso dire che metto a loro diposizione la mia esperienza e conoscenza per dirimere alcune problematiche, che sono sempre dietro l’angolo. Devo, però, anche rimarcare che sono orgoglioso di come hanno recepito i miei insegnamenti, che altro non sono se non quelli che mi sono stati trasmessi, in cima ai quali ci deve essere sempre il rispetto per ogni cliente.

Per riportare i tuoi trascorsi ci vorrebbero migliaia di pagine e fiumi di inchiostro. Pertanto ti chiedo di chiudere questa breve chiacchierata con un tuo pensiero.

Sì. E lo faccio con immenso piacere. Tutto il mio percorso lavorativo ed esistenziale è stato reso possibile dalla presenza costante e tangibile di mia moglie Claudia la quale, sposata in giovane età, ha sempre condiviso le mie scelte ed i numerosi sacrifici affrontati nei primi anni che, spesso e volentieri, richiedevano rinunce e doppio lavoro. E pubblicamente la ringrazio di tutto ciò che lei sa. Ma in special modo voglio ringraziare tutti coloro che quotidianamente ci gratificano con il loro attaccamento, cementato dalla fiducia e stima che, ci tengo a sottolinearlo, è reciproca. Concludo dicendo che posso essere fiero di aver creato un “ritrovo” per i clienti, che ho sempre considerato in primo luogo amici, nel quale ognuno si trattiene a conversare con sempre maggior frequenza. E tutto ciò mi rende felice e mi commuove allo stesso tempo.

 

Claudia PanicoClaudia Panico/Verde

Com’è iniziata la tua avventura nell’Edicola?

Davvero è stata ed è un’avventura. Fino all’età di 19 anni ho lavorato come bracciante agricola in famiglia con papà e mamma; poi sposando Claudio ho cambiato completamente il mio modo di vivere e chiaramente di lavorare. Mi sono trovata catapultata in un mondo del tutto diverso dal precedente: altri ritmi ed un altro contesto sociale.

Subito ti sei adeguata?

Macché! I primi tempi ero ovviamente spaesata, ma lentamente mi sono adattata e soprattutto piacevolmente integrata in questa nuova realtà, anche sotto l’aspetto della vita famigliare.

Come puoi sintetizzare questo mezzo secolo tra giornali, libri e servizi di ogni genere?

Non è certamente semplice; ma posso dirti che nell’arco di tutti questi anni ho costatato le continue evoluzioni, non sempre positive, che la nostra attività presenta ogni giorno, ed ho vissuto insieme a Claudio i continui sviluppi e le numerose trasformazioni logistiche ed anche dei servizi offerti; così come il sempre crescente impegno che l’esercizio richiede, considerando in particolar modo che tutti i nostri figli sono coinvolti e parte attiva di questo lavoro che quotidianamente “pretende” dedizione ed anche sacrifici non sempre percettibili.

Eliseo VerdeEliseo Verde

Allora… un bel traguardo…

Sì, è vero. Devo confessare che ogni giorno che vi entro mi sembra di fare un tuffo nel passato. Nulla è cambiato, anche se tutto si è trasformato ma questi ambienti, queste mura sono il profumo di casa.

I tuoi ricordi…

Spesso mi soffermo e riaffiorano i ricordi di me a sei/sette anni, quando non riuscivo ad attraversare la strada per andare alle elementari, al 1° Circolo. Urlavo dall’altra parte del marciapiede: papà, papà! E lui lasciava tutto e mi veniva incontro per aiutarmi. Entravo nell’edicola, prendevo la merenda ed inconsciamente memorizzavo gli odori, i colori e mi incamminavo verso la scuola. All’uscita, quei pochi metri, li percorrevo di corsa: dovevo arrivare prima degli altri alunni perché… dovevo vedere i fatti miei! Così, sfilando il grembiule, mi “inchiodavo” fuori l’edicola e, come un soldato, esaminavo chi passava, chi vi entrava ed ero attento nel controllare, come una telecamera vivente, se qualcuno portasse via qualcosa.

Possiamo dire che sei cresciuto nell’edicola?

Praticamente è così. Ero ancora piccolo e perciò non sapevo ancora fare i conti e dare il resto ai clienti mi era difficile. Poi col tempo tutto è diventato più semplice.

Un ricordo particolare?

Mi rivedo seduto all’esterno del negozio, durante il periodo estivo, nel quale ancor di più bisognava aiutare papà, controllavo la vendite dei libri della Collana Newton Compton, che costavano Mille Lire cadauno; e ogni volta che ne vendevo uno, per me era come fosse stato il mio compleanno, e mi concedevo una intima festa. Posso dire che, seppur piccolino, già nasceva in me la “malattia del vendere”.

Ma il tempo scorre…

Già. Nel 2002 partono i lavori per il terzo rinnovo del locale. L’editoria si espande e bisogna stare al passo con i tempi ridando una nuovo look al negozio, il quale diventa più ampio, grazie ai lavori di ristrutturazione e lo spazio a disposizione sembra un sogno.

Sempre in quest’anno partite con la Scolastica…

Tramite un nostro rappresentante, Bruno Palazzi, riusciamo ad entrare in contatto con un Distributore di Napoli: Cristiano Libri. Da questo momento comincia una nuova era. L’era del Libro: si inizia con gli intramontabili classici e le vetrine espongono, oltre agli articoli di cancelleria e gadget, le novità letterarie e soprattutto la narrativa per ragazzi. Ma è solo nel 2003 che inizia per noi la prima “campagna scolastica”; un nuovo mondo che si presenta ed è tutto da scoprire. Così come le difficoltà che quotidianamente si presentano.

Concludendo. Vuoi ringraziare pubblicamente qualcuno in special modo per la vostra espansione?

Desidero ringraziare coloro che hanno permesso la nostra crescita e vale a dire i fornitori come Centro Libri, che unitamente a Cristiano Libri ci concede la fiducia necessaria, che ci permette di guardare il futuro senza grandi affanni. Ma ciò che mi preme sottolineare è che senza la presenza costante e soprattutto l’appoggio di papà, dei miei fratelli e dei collaboratori, una attività come la nostra non avrebbe mai potuto tagliare questo prestigioso traguardo e conquistare la stima e la fiducia di quanti, ogni giorno e da sempre, ci gratificano con la loro presenza.

Stefano VerdeStefano Verde

Stefano, raccontami di te

La mia storia con l’attività di famiglia inizia, si può dire, fin dai primi giorni di vita. Qui, infatti, sono stato cresciuto; ricordo che da bambino, quando gli amici di scuola venivano a cercarmi, non passavano da casa, ma venivano direttamente al negozio, all’epoca molto più piccolo, e solo edicola. Ed è proprio qui, nel periodo della mia infanzia, che è nato in me sia il piacere della lettura che il gusto del commercio e, specialmente, il contatto con la gente, clienti o coloro che vengono da noi per ritrovarsi. Vero è che prima di giungere a lavorare “seriamente” in libreria sono passato per altre esperienze; vuoi per non voler chiedere soldi, sia per una mia crescita personale. Solo in procinto del matrimonio decido, difatti, di restare in pianta stabile al fianco di mio padre e di Eliseo, mio fratello. Ci tengo a ribadire soprattutto questo: da che era una attività gestita soltanto da papà e mamma, ora siamo attorniati da validi collaboratori, che per me sono sempre di più parte di una famiglia, tutti partecipi con le stesse motivazioni. Se dovessi elencare, tra le tante cose, ciò che più mi gratifica –come il conoscere tanta gente che ha stima di me, ed impegnarmi in lavoro che sento mio – è il guardarsi indietro ed essere spettatore, ed insieme artefice, dell’evoluzione che ha visto trasformare il negozio: da piccola ed umile edicola, fondata dai miei nonni prima che nascessi, a quella che oggi è un’apprezzata Libreria, ma non solo; resta pur sempre un’edicola; una fornitissima cartoleria, ma non solo! Cercando sempre di basare il lavoro sull’onestà, sull’umiltà e il rispetto per la clientela e per la città che ci accoglie, siamo proiettati al futuro per adeguarci all’evoluzione della Cultura e della lettura; trasformandoci ma senza stravolgerci, cercando di creare un luogo dove non solo si viene per comprare, bensì ci si viene per distrarsi, intrattenersi, incontrare amici.

Giovanni VerdeGiovanni Verde

Anche per te nessuna domanda, ma una sola risposta

I ricordi più datati che ho che si collegano all’attività di famiglia, partono nel lontano 1990: a solo tre anni, quando andavo in edicola con mia madre mano nella mano, che mi portava con se nel retro bottega per farmi cenare; e proprio lì, lo rammento molto bene, guardavo i fumetti e le riviste, in quanto affascinato dalle figure e dai disegni dei fumetti.Gli anni volavano ed iniziavo  ad andare a scuola, a pochi passi dal negozio, dove tutti mi conoscevano come il “figlio di Claudio”. All’età di otto anni ricordo che insieme a mamma dovevo dare il resto ai clienti, e grazie a lei imparai il valore del commercio.Sono cresciuto e mi sono diplomato: eccomi ormai quasi maturo; un quasi uomo ma con le idee per niente chiare su cosa volessi veramente dalla mia vita. Partendo come militare –Guardia d’Onore- e a duecento chilometri di distanza incontravo spesso amici di famiglia  e soprattutto persone che conoscevano i miei genitori, tanto da domandarmi se fossi il figlio di Gennaro, dell’edicola. È stato proprio in quei momenti che ho capito che la piccola attività stava crescendo così tanto da farci (ri)conoscere finanche a Roma.Oggi mi sono affiancato alla mia famiglia e specialmente con i miei fratelli per proseguire insieme su questa strada e portare sempre più in alto questo nostro meraviglioso Marchio.

Anna Del VecchioAnna Del Vecchio/Verde

Già sai quello che voglio chiederti, pertanto evitami la domanda

Ci sono posti che, da bambina, ti rimangono impressi per tutta l’infanzia: e la Libreria Claudio è stato, ed è, uno di questi. Da sempre! Lo capisci quando, una volta uscita da scuola, tiri la manica della maglia di tua madre perché hai visto in TV quella “nuova uscita” e in edicola, da Claudio, sicuramente la trovi, e per ciò ci vuoi andare a tutti i costi. E così è stato per me, in quanto ho conosciuto mio marito Eliseo proprio perché mi recavo quasi ogni giorno nell’edicola per richiedere una rivista alla quale stava allegato un gadget che mi interessava. Crescendo poi si apprezzano tutti gli altri aspetti: i libri, la grande varietà di articoli che il posto dispone e mette in bella evidenza; ma, soprattutto, vieni colpito da come il personale, o meglio, la famiglia, ti accoglie. La mia esperienza lavorativa in libreria è iniziata con la preparazione della Scolastica, nell’anno 2015: arrivavano libri tutti i giorni ed il lavoro era davvero tantissimo, e mantenere il ritmo non era poi così facile. Mio marito, già da fidanzati, mi aveva avvertita che sarebbe stata dura e che per lavorare al meglio avrei dovuto avere tanta forza di volontà e voglia di fare; ma, vivendo in un ambiente sano e costruttivo e con persone disposte ad aiutarti e capirti, in ogni situazione, è stato molto facile e motivante iniziare il mio lavoro. E, nonostante spesso sia difficile capire le necessità delle migliaia di persone fedeli delle nostra libreria, è sempre stato, e lo è ancor di più oggi, molto soddisfacente accontentarle tutte. Può sembrar strano ma in ambito lavorativo non ci sono preferenze ed il primo ad essere sempre puntuale e presente è proprio Eliseo.La libreria Claudio, da sempre, è stata il luogo che a lungo è rimasto impresso nella mia memoria ed ora, grazie al mio lavoro e al lavoro delle persone che mi stanno accanto come guida, sono cresciuta professionalmente, per e con amore del cliente.

Ovviamente un’azienda che cresce ha bisogno pratico di collaboratori i quali devono, in primo luogo, essere parte di una famiglia; ciò per la fattiva cooperazione ed anche e soprattutto affinché i clienti si sentano a proprio agio e trovano in questi ultimi i capaci suggeritori per ogni genere di acquisto, specialmente in campo editoriale.

Facciamo la loro conoscenza

Pasquale CimminoPasquale Cimmino

Com’è che sei entrato a far parte dell’ Edicola Libreria Claudio?

Sono entrato a far parte dell’Edicola – Libreria nel 2014, ma da oltre trent’anni lavoro, con molta passione e dedizione, in questo settore. La mia vita lavorativa è iniziata nel lontano 1989, nella storica libreria “Guida”, di Portalba, Napoli, dove per anni ho avuto come mansione principale la responsabilità del settore Cassa.

Ho conosciuto la famiglia Verde grazie ad un mio ex collega, e devo dire che non potevo sperare di meglio. Mi sono ritrovato catapultato in questa piccola grande realtà senza accorgermene, e la mia sorpresa è stata enorme perché ho trovato persone disposte a dare tutto pur di far crescere e proliferare l’azienda. I ringraziamenti vanno principalmente al capofamiglia: Gennaro Verde, più noto come Claudio; a sua moglie Claudia e ai loro figli: Eliseo, Stefano e Giovanni. Adesso mi occupo sia della vendita al banco che del layout del negozio.Alla fine di questa mia breve presentazione posso tranquillamente affermare che: per essere “grandi” non c’è bisogno di avere un negozio grande, ma una squadra che abbia il sapore della famiglia.

Domenico PurpuraDomenico (Mimmo)Purpura

Com’è che ti ritrovi nell’Edicola Libreria Claudio?

Vengo da Palermo e mi trovo qui poiché mia moglie, che conobbi in Sicilia, è di Napoli. Nella mia vita mi sono cimentato con qualsiasi tipo di lavoro. Ed appena giunto in questa città, subito, mi sono messo alla ricerca di occupazione. Ma la grave crisi rendeva vana ogni tentativo di collocazione. Nel 2016 presentai domanda ai Servizi Sociali, dove mi dissero di recarmi alla Libreria Claudio a Giugliano, dove attualmente vivo, per un colloquio. Ci andai e parlai con Eliseo Verde, figlio del proprietario, e lui mi disse che aveva bisogno di qualcuno che sistemasse i libri negli appositi scaffali. In tutta sincerità risposi che questo tipo di lavoro non lo avevo mai svolto ma Eliseo mi tranquillizzò e mi diede fiducia dicendomi che lentamente avrei appreso. Iniziai con le poche ore concesse dai Servizi Sociali; dopodiché, grazie al mio impegno e volontà di apprendere, sono stato assunto, nel 2017, come magazziniere. Adesso sono responsabile del magazzino e mi occupo delle Rese dei libri. Sono contento di essere entrato a far parte di questa azienda di famiglia, dove tutti sono disponibili con i dipendenti. Oltremodo sono onorato di essere parte di questo gruppo, dove si lavora tutti insieme e dove tutti sanno svolgere il lavoro degli altri, qualora ve ne fosse bisogno. La gentilezza, la cortesia e la dedizione al lavoro sono gli strumenti e l’alchimia per far crescere sempre più una azienda.

Valter BarrottaValter Barrotta

Walter, anche tu hai una notevole esperienza nel settore. Ora dimmi di te

Quando cresci in una famiglia di librai già sai che un giorno anche tu farai parte di quel mondo, e così è stato per me.A 10 anni, con mio padre dopo la scuola, imparavo a dividere i libri per generi ed autori; ma è stato all’età di quindici anni che ho cominciato a destreggiarmi  con il mondo della scolastica. Da quel momento in poi, e per quasi vent’anni, ho lavorato in una storica libreria di Napoli centro; luogo dove sono cresciuto e perfezionato la mia professione, fino al momento in cui tutto ciò è andato a scontrarsi con quelle che erano le mie esigenze, come lavoratore e soprattutto come uomo. Decisi, quindi, di rimettermi in gioco, di far parte di nuovi progetti ed avventure. Fu così che tramite un mio cugino, libraio a sua volta, conobbi Eliseo e la Libreria Verde. Sicuramente lavorare in un ambiente confortevole e familiare è un fattore fondamentale. Per me è stata una grande fortuna conoscere e far parte di questa famiglia, unita da un’unica grande, immensa passione: i libri. Senza dimenticare, e come si potrebbe, le delizie che Claudia, la mamma di Eliseo, ci offre tra una pausa e l’altra.

Una famiglia che cresce, accomunata da una autentica passione, che si distingue per qualità dei servizi e la gentilezza che è intrinseca in ogni suo componente, che da cinquant’anni è un punto fermo per amici ed avventori; un luogo di ritrovo letterario che ha ospitato scrittori di elevato spessore artistico;dove la professionalità e la competenza unitamente alla cortesia e la signorilità non sono optional bensì il marchio di fabbrica, non ha bisogno di altri aggettivi, in quanto sono valori che si riscontrano solo nelle grandi Maison.

Buon Compleanno all’Edicola Libreria Claudio.

Possiamo sottoscrivere che siamo cresciuti assieme!

 

filippodinardo@libero.it

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